mercoledì 22 ottobre 2014

Una pentola per ogni occasione! (Parte prima)

Come anticipatovi in un precedente post oggi vi voglio parlare dei vari materiali per le pentole.

Molto spesso pensiamo alla qualità dei prodotti che cuciniamo e alla loro genuinità e freschezza, ma spesso ci dimentichiamo che anche le pentole incidono molto sul risultato finale di un piatto.

I vari materiali hanno migliori o peggiori qualità sulla base della loro resistenza e uniformità di distribuzione di calore, la capacità di non intaccare il sapore dei cibi, il non rilasciare sostanze dannose e resistere alla corrosione.

In questa puntata parlerò delle pentole in acciaio, alluminio, antiaderenti e in ceramica.

-         - Acciaio inossidabile (inox): è forse il materiale più usato e conosciuto per le pentole di tipo commerciale (vedi una serie di famose televendite di Giorgio Mastrota). La sua qualità è di essere un buon conduttore in quanto l’acciaio viene legato ad altre sostanze che migliorano la conduzione e l’uniformità della fiamma, permettendo una buona cottura, permettendo inoltre una facile pulizia. Come contro vi sono  la possibilità di “attaccatura” del cibo, specie se poco liquido, e del rilascio delle sostanze della lega di cui è formato (cromo e nichel) che sono molto pericolosi per l’uomo (anche se le quantità rilasciate sono minime e i loro effetti sono ancora oggetto di studio e contenzioso). Abbiamo una vita media di durata abbastanza lunga, anche se è meglio non lasciarli a lungo a contatto con cibo molto acido (limone e aceto su tutti) e con il sale, infatti quando si cuoce la pasta è buona norma salare dopo l’ebollizione e controllare che tutto si sciolga e non si depositi sul fondo.

-       -   Alluminio: buon conduttore, leggero ed economico , usato spesso nelle cucine per molte persone. I difetti risiedono nella facilità di deformazione e dal fatto che l’alluminio è dannoso nel lungo termine per la salute, anche se adesso le padelle vengono rivestite con materiali che impediscono tale evenienza, anche se nel lavaggio bisogna stare attenti a non rovinare questo rivestimento.

-      -    Pentole antiaderenti: sono pentole rivestite con materiali che non permettono al cibo di attaccarsi e quindi rendono possibile cuocerlo senza grassi e condimenti. Facilitano anche la pulizia della padella stessa. Il rivestimento può essere in Teflon (molto usato commercialmente) o in altri materiali (molto innovativi quelli in pietra). Il primo però è accusato di essere pericoloso per una sostanza che emana quanto viene portato intorno ai 200°C. Gli altri rivestimenti non pongono questo tipo di problema. Il fondo della pentola è in acciaio, ferro o alluminio.

-        -  Ceramica: sono simili a quelle antiaderenti, ma usano un rivestimento ceramico (nanoparticelle ceramiche.  E’ resistente ai graffi e non si corrode con gli acidi. Si può utilizzare ad altissime temperature (fino a 400°C) con ottimi risultati, ma è preferibile usarlo con fiamme basse per ragioni di economia sul gas e per non far perdere le caratteristiche organolettiche del cibo. E’ facile da lavare, vanno anche in lavastoviglie senza problemi con l’uso del detersivo.


Con questo post abbiamo individuato le pentole in gene più usate e più commerciali (per i loro costi). Nella prossima puntata parleremo di pentole più particolari (e anche costose), ma che daranno ottimi risultati in particolari cotture.

Nessun commento:

Posta un commento