Come anticipatovi in un precedente post oggi vi voglio
parlare dei vari materiali per le pentole.
Molto spesso pensiamo alla qualità dei prodotti che
cuciniamo e alla loro genuinità e freschezza, ma spesso ci dimentichiamo che
anche le pentole incidono molto sul risultato finale di un piatto.
I vari materiali hanno migliori o peggiori qualità sulla
base della loro resistenza e uniformità di distribuzione di calore, la capacità
di non intaccare il sapore dei cibi, il non rilasciare sostanze dannose e
resistere alla corrosione.
In questa puntata parlerò delle pentole in acciaio,
alluminio, antiaderenti e in ceramica.
- - Acciaio inossidabile (inox): è forse il
materiale più usato e conosciuto per le pentole di tipo commerciale (vedi una
serie di famose televendite di Giorgio Mastrota). La sua qualità è di essere un
buon conduttore in quanto l’acciaio viene legato ad altre sostanze che
migliorano la conduzione e l’uniformità della fiamma, permettendo una buona
cottura, permettendo inoltre una facile pulizia. Come contro vi sono la possibilità di “attaccatura” del cibo,
specie se poco liquido, e del rilascio delle sostanze della lega di cui è
formato (cromo e nichel) che sono molto pericolosi per l’uomo (anche se le quantità
rilasciate sono minime e i loro effetti sono ancora oggetto di studio e
contenzioso). Abbiamo una vita media di durata abbastanza lunga, anche se è
meglio non lasciarli a lungo a contatto con cibo molto acido (limone e aceto su
tutti) e con il sale, infatti quando si cuoce la pasta è buona norma salare
dopo l’ebollizione e controllare che tutto si sciolga e non si depositi sul
fondo.
- - Alluminio: buon conduttore, leggero ed economico
, usato spesso nelle cucine per molte persone. I difetti risiedono nella
facilità di deformazione e dal fatto che l’alluminio è dannoso nel lungo
termine per la salute, anche se adesso le padelle vengono rivestite con
materiali che impediscono tale evenienza, anche se nel lavaggio bisogna stare
attenti a non rovinare questo rivestimento.
- - Pentole antiaderenti: sono pentole rivestite con
materiali che non permettono al cibo di attaccarsi e quindi rendono possibile
cuocerlo senza grassi e condimenti. Facilitano anche la pulizia della padella
stessa. Il rivestimento può essere in Teflon (molto usato commercialmente) o in
altri materiali (molto innovativi quelli in pietra). Il primo però è accusato
di essere pericoloso per una sostanza che emana quanto viene portato intorno ai
200°C. Gli altri rivestimenti non pongono questo tipo di problema. Il fondo
della pentola è in acciaio, ferro o alluminio.
- - Ceramica: sono simili a quelle antiaderenti, ma
usano un rivestimento ceramico (nanoparticelle ceramiche. E’ resistente ai graffi e non si corrode con
gli acidi. Si può utilizzare ad altissime temperature (fino a 400°C) con ottimi
risultati, ma è preferibile usarlo con fiamme basse per ragioni di economia sul
gas e per non far perdere le caratteristiche organolettiche del cibo. E’ facile
da lavare, vanno anche in lavastoviglie senza problemi con l’uso del detersivo.
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