venerdì 10 febbraio 2017

Cosa succede - il punto della settimana n.13

Ed oggi è la volta di "Cosa succede", il riepilogo settimanale dei fatti (a mio parere) più rilevanti accaduti in Italia e nel mondo.

Voi direte: e non ci parli di San Remo? No, non vi parlo di San Remo perché lo sto accuratamente evitando, anche se gli articoli su giornali e web non mancano, così come lo spazio televisivo extra-Raiuno. Vi dico molto serenamente cosa penso del Festival: è una messa cantata della tv, dove tutti vanno più per visibilità che non per effettivamente elogiare la musica italiana. Se veramente si volesse puntare solo sul musicale, le scelte canore sarebbero intanto diverse e non ci sarebbe quel contorno a mio parere inutile di comici, politici, attori e chi più ne ha più ne metta, che serve solo a far vendere il film di turno o poco altro. Dunque Sanremo lo lascio a chi vuole farsi del male con un prodotto qualitativamente poco interessante, se non per chi ama i personaggi che lo popolano.

Parliamo invece di politica internazionale (no sbadigli, grazie...) e del confronto che si sta sempre più delineando tra anti-europei (o presunti tali) ed europeisti convinti. Lo scontro, che troverà sfogo anche nelle prossime elezioni francesi e tedesche, deve far riflettere sul valore dell'Europa come unione di economie, ma non di popoli. Il "vizio" iniziale credo che sia da trovare nel come è nata: post-conflitto mondiale, con i paesi che avevano paura per un futuro incerto e sotto Guerra Fredda, dove l'unione era un meccanismo di difesa contro eventuali recrudescenze di passati regimi totalitari. Di fronte a tempi cupi, si cerca unione, mentre quando la situazione tende a migliorare, ognuno vuole smarcarsi per beneficiare in maniera più ampia degli altri dei vantaggi della ripresa in termini economici.
Una Europa di popoli non è mai esistita, se non sotto l'egida di una forza egemone o totalitaria che l'ha "invasa". L'Europa economica è stata costruita a vantaggio di pochi e senza valutare le specificità delle economie dei singoli Paesi, la sta portando alla disgregazione goccia a goccia, che potrebbe risultare alla fine anche peggiore di uno strappo unico e forte.

Bene, direi che per questa settimana di spunti ve ne ho dati tanti. Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate come sempre! Ad maiora!

4 commenti:

  1. Anch'io non seguo il festival da una vita.Trovo che sia uno spettacolo d'altri tempi abbondantemente sorpassato.

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    1. Sai qual è la cosa che più mi affascina? Aver visto i dati di ascolto... in tanto dicono di non vederlo, ma poi fa risultati incredibili...

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  2. Io non lo vedo sul serio.

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    1. E per quanto mi riguarda fai benissimo... spero che altri milioni di italiani seguano prima o poi il nostro esempio...

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