mercoledì 22 marzo 2017

Io sono John - Episodio 44

Ogni tanto staccare serve. Serve a riprendere forze, energie. A non pensare alle cose che ti succedono intorno. Un momento in cui la mente si libera di ogni vincolo, di ogni bruttura, per godere di solo quello che vuoi vivere.

Staccare... ma è sempre vero che alla fine si stacca? Non è che alla fine lo staccare diventa allo stesso tempo una fuga dai problemi, dalla realtà? Non so come affrontare una cosa, mi viene ansia o incavolatura, e allora scappo.

Vado via. lontano dal problema. O almeno così credo. Infatti, al ritorno, probabilmente il problema è lì che ti aspetta, sia esso lavorativo, sentimentale o della vita pratica quotidiana. E allora perché fuggire? Perché non affrontare il problema? Perché scappare sempre?

Forse perché è facile. Oppure perché si ha paura di chiedere aiuto. Perché a volte si è talmente tanto impauriti di quello che possono pensare gli altri, che si preferisce mettere il problema sotto la sabbia, piuttosto che affrontarlo. Oppure si teme di perdere qualcuno o qualcosa.

Vedo spesso intorno a me persone che adottano questo modo di agire. E non ne comprendo sempre il perché. O meglio: prima anche io agivo così. Fuggivo da un problema trovando una sorta di felicità momentanea artefatta, fatto di un viaggio, di un dolce, di un libro. Però il problema era sempre lì. E tornava. Il mio non era uno staccare di riposo, ma di fuga. Perché pensavo che prima o poi le cose si sarebbero aggiustate, o forse che alla fine andava bene così.

Oppure non mi accorgevo che quel modo di agire era sbagliato. Un mix di non soluzioni. Invece, una volta, mi sono fermato per un istante. E mi sono chiesto: posso fare qualcosa per me? Per risolvere il mio problema? Per darmi la forza necessaria a superare tutto questo?

E, piano piano, riflettendo, la risposta che ho trovato è: si, si può. Basta non fare fughe, ma affrontare la realtà. Andarci in faccia, vederla per com'è. E poi agire, cercando di viverla nel migliore dei modi possibili. Facendo del bene a te stesso, prima di tutto.

A quel punto lo staccare diventa quello che deve essere: puro riposo. Ma un riposo bello, sereno e rigenerativo. Che ti godi in ogni momento, perché dentro sei sereno e ti porti dietro la serenità.
Non so se ho ragione o meno, ma magari una riflessione in ognuno di voi la stimolo. Ah, per la cronaca, ora torno alle mie beghe lavorative. Tanto so che, a fine giornata, saranno solo un ricordo...

2 commenti:

  1. Hai proprio ragione.Troppo lavoro logora l'uomo.

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    1. Si, John pensa che staccare sia terapeutico... e pensare a qualcosa di buono e non una fuga...

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