Seppur cambiano le stagioni, i colori, i momenti e le vetrine dei negozi del viale, a me sembra sempre di percorrere la stessa strada. Uguale. Fatta anche degli stessi visi frettolosi del mattino presto o tranquilli passeggiatori del tardo pomeriggio.
Voi direte: tutta questa importanza a una strada? A un dettaglio di così poco conto? Per me non lo è. O meglio: sono una persona a cui piace osservare le cose, vedere come mutano e cambiano nel tempo. Notare quelle piccole differenze, anche minime, che però a volte si tramutano in scoperte ed emozioni. Come un disegno, una foglia che cade, il primo fiocco di neve dell'inverso, il caldo sole che tramonta in estate.
E invece, in questo momento della mia vita dove tutto è un po' di corsa, ho perso questi momenti. Semplici. Veri. Autentici. Che mi piace godere in solitudine. Ma in alcuni casi anche in compagnia.
Perché le emozioni, si sa, le danno le piccole cose. I piccoli gesti. Quelli più spontanei e naturali. Senza secondi fini.
Spesso non li apprezziamo in pieno, ma dovremmo farlo di più. E goderne il più possibile. Perché potrebbero non tornare o farsi attendere. E infatti ho deciso. Mi fermo, ridiscendo le scale, esco dal portico e guardo il cielo. Oggi è luminoso e azzurro. L'aria è frizzante. E spero che qualcuno, che sto pensando, in questo momento guardi il mio stesso pezzo, piccolo, di cielo sereno...
Molto romantico.
RispondiEliminaJohn lo è... ma spesso non viene apprezzato in pieno per questo... e forse lo nasconde un po'...
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