domenica 30 novembre 2014

Non me lo posso permettere...

Fra poco comincerà il tour natalizio, fatto di regali, cene e feste varie.

Rito che si ripete ogni anno, a patto di avere le disponibilità economiche per farlo.
L'allarme lanciato sui giornali riguarda le tredicesime delle famiglie italiane: quest'anno il 25% di queste non la percepirà, in quanto tutti coloro che sono sottoposti a procedure quali la cassa integrazione o peggio ancora non lavorano più (o non prendono gli stipendi da mesi) non hanno diritto ad averla.

La tredicesima è una anomalia italiana, in altri paesi infatti non esiste, e viene spalmata sul reddito di tutto l'anno. Questa invenzione del nostro legislatore mirava negli anni del boom economico a far credere agli italiani per un mese di essere diventati ricchi, e potersi permettere quelle cose che durante l'anno facevano fatica a comprare, se non con grossi sacrifici. Inoltre queste disponibilità erano usate per acquistare regali e libagioni.

Detto questo credo che anche quest'anno le spese per il Natale andranno a rilento. Specie per alcuni settori, se si pensa che dopo il 6 gennaio partiranno le svendite di fine stagione e quindi molti rinvieranno le spese in quei giorni.

Inoltre molte scadenze fiscali rischiano di ridurre il magro bottino a disposizione delle famiglie, rendendo alcune spese non praticabili.

Questo è un altro piccolo tassello dell'Italia in crisi, dove molte persone cercano di arrangiarsi come possono per far quadrare i conti e non tutti ci riescono.

Se penso ai tanti pensionati al minimo, ai cassaintegrati e a coloro che non ricevono stipendi da mesi, non so che Natale sarà per loro. Un Natale amaro, fatto di illusioni di un governo immobile e figlio di annunci non rispettati, di patti e contro patti, alla ricerca di una soluzione che ormai non pare che una sola: fuori dall'Europa o distruggerla per ricostruirla da capo con altre prospettive.

Se non ci liberiamo da questo laccio che ci sta uccidendo, tutti i nostri sforzi non serviranno a niente.
E la Babba Merkel ringrazierà addentando un bello stinco di maiale con birra...

Silenzio

Il Silenzio a volte parla...

Oggi siamo in una società dove il non parlare è impossibile e il rumore ci circonda.

Ad alcuni il Silenzio fa paura, perchè riempirlo non è semplice. Fa emergere pensieri, ricordi, dolori e gioie.
Nel silenzio di questa stanza dove sto scrivendo mi tornano alla mente tanti momenti della mia vita, belli o brutti, che fanno parte di me.

Il bello del silenzio è che non giudica, la pensa esattamente come te, e non fa altro che ascoltarti.
A volte serve per staccarti da un mondo che non si accorge di te, o che è troppo preso dai suoi problemi per darti retta.

E' terapeutico, perchè ti fa prendere confidenza con te stesso, fa emergere i tuoi punti di debolezze e ti permette di affrontarli per migliorarti.

A volte il silenzio è indifferenza, specie di chi vorresti sentire, ma non lo fa perchè ha paura, oppure perchè a te non pensa più, o non ha tempo per farlo.

Il Silenzio è una delle tante cose belle che ci sono a questo mondo, l'importante è che non diventi eterno. A quel punto diventa irrimediabile.

A volte ci sono persone che sembrano aver tanto da dire e ascoltano solo loro stessi... li invito a mettersi in silenzio, e cominciare a sentire la voce del cuore e della coscienza.

sabato 29 novembre 2014

Post voto Emilia

Ho aspettato una settimana per commentare i risultati del voto regionale per fare una analisi lucida e non dettata dal momento ancora caldo.

Partiamo dal primo grande vincitore delle elezioni: l'astensione. Se si pensa che anche in seggi storici di Modena, dove il presente è presidente, l'affluenza è passata dal 90% delle Europee al 51% delle Regionali, capite benissimo che la gente si è totalmente disamorata questa volta.
Pesa molto il motivo del perchè siamo andati al voto: dimissioni del Presidente per presunte (sono garantista e manca ancora la Cassazione) somme elargite al fratello e alla sua associazione. Va aggiunto a questo lo scandalo dei rimborsi ai gruppi, cosa che ha accomunato i nostri rappresentanti al Batman romano.

Secondo grande vincitore è il PD non Renziano (si, siamo già alle correnti anche qua): alla fine vede spegnersi la fiamma del Sindaco, e comincia a mostrare le prime crepe. Lui non basta a coprire i problemi che l'Emilia soffre...

Terzo vincitore è la Lega, o meglio Salvini: è riuscito nel miracolo di aumentare i voti delle Lega nel giro di mesi sei. Presente, vicino alla gente, si è preso anche il candidato Presidente del centro-destra (Alan Fabbri, bravo anche lui a supportare la campagna) e a ridare credibilità e seguito a un partito che dopo il cerchio magico bossiano pareva in ambasce.

Se ci sono dei vincitori ci sono anche dei vinti...

Il primo vinto è sicuramente NCD-Udc, che rischiano di fare la fine di Fini (e mi scuso il gioco di parole). Ridotti a percentuali di assoluta nullità, stanno a galla finchè il governo Renzi continuerà, ma credo che un minuto dopo diventeranno un ricordo e una meteora della politica italiana.

Il secondo vinto è Forza Italia: priva del suo leader e incapace di esprimerne uno nuovo, il partito si sta disgregando in mille rivoli, e se non ci sarà un cambio di rotta, il futuro appare nero. Peccato, perchè secondo me molti astenuti sono moderati che al momento non hanno una rappresentanza politica e una alternativa, e forse cavalcando l'onda questa poteva essere l'occasione giusta per cambiare le cose in Emilia.

L'ultimo vinto è il Movimento 5 Stelle: viene "punito" in una delle Regioni dove è stato molto forte, e anche la Parma di Pizzarotti pare aver voltato le spalle. La scarsa partecipazione di Grillo e i dissidi romani stanno facendo perdere smalto a un partito che a livello locale lavora bene con i suoi uomini e donne, e non si capisce perchè si diverta a segare l'albero su cui si trova...

venerdì 21 novembre 2014

Amore

Non è facile scrivere che cosa sia l'amore...
Ci hanno provato in tanti, in tanti modi diversi.

E' qualcosa che si sente dentro, che ti fa stare un minuto prima l'uomo più felice del mondo e il minuto dopo pensieroso...

Non sente ragioni, non ti permette di pensare... si prova e basta.

Ti può consumare fino a farti sparire, o alimentarti e renderti migliore.

Può essere contraccambiato o no. Nel primo caso cerchi sempre di trovare un perchè oppure di cercare di scappargli, di sfuggirgli.

E' farfalle nello stomaco, è pianto, è riso, è corpi che si sfiorano, che si accarezzano, che si arrabbiano e fanno pace.

Può durare una vita o una notte... può farti vedere qualcuno più bello di quello che è in realtà e farti sopportare anche i peggiori difetti.

Ogni uomo lo prova almeno una volta nella vita, e non se ne scorda mai come dice il saggio.

So solo una cosa: è uno dei sentimenti più belli che possiamo provare, perchè riempe le nostre esistenze e ci regala momenti magici, e ci fa sentire migliori... E se abbiamo la fortuna di trovare dall'altra parte una persona che ci ama nello stesso modo, ci fa diventare un essere unico e perfetto, fortissimo e indistruttibile, quasi una divinità dell'Olimpo...

L'unica difficoltà che la vita o il destino ci mettono davanti è quella di trovare questa metà di noi stessi...
A tutti quello che mi leggono e non hanno questa metà io dico: non smettete mai di cercarla, non smettere di amare, di sognare...
Perchè senza amore non vale la pena di vivere... e tutto diventa grigio...

mercoledì 19 novembre 2014

Alcuni fatti di ieri

Una serie di fatti per fare riflettere un pò...

- oggi passando per una via della città di fronte a un edificio di una nota scuola privata di Modena, noto con piacere non uno ma bene tre agenti di polizia municipale intenti a presidiare con maniacale attenzione il passaggio pedonale a quell'ora sgombro di persone intente ad attraversare... Ora capisco la necessità di tutelare l'incolumità dei bambini e ragazzi della scuola che devono fare slalom tra le macchine dei genitori parcheggiate in 5a fila, ma perchè tre? E con una macchina ferma a lato strada? Va bene la sicurezza stradale, ma qui si esagera...

- a Milano sono arrivate le multe ai cittadini che avevano parcheggiato le loro auto sopra i marciapiedi in prossimità degli argini del Seveso che era a rischio esondazione. Il sindaco Pisapia ha prontamente detto che verranno annullate e nulla sarà dovuto dai cittadini, ma mi chiedo: la polizia municipale non ha seguito l'ordine del Sindaco di non multare nelle giornate di piena? E prendere precauzioni a tutela del traffico in modo da agevolare l'eventuale intervento dei mezzi di emergenza no?

- alla fine di una lunga telenovela, il sindaco di Roma Marino ha dichiarato di aver pagato le multe a lui notificate (o meglio alla sua ormai famosa Panda rossa), ritenendosi però non colpevole delle infrazioni contestate... Perchè non fa ricorso al Prefetto o al Giudice di pace come ogni privato cittadino può fare? O forse gli addebiti contestati non sono poi così lontani dalla realtà?

- ieri sera nelle varie trasmissioni di intervento politico, i rappresentanti del PD a ogni richiesta di maggiore incisività in tema di calo delle tasse e di misure di stimolo per l'economia, sventolavano gli ormai noti 80 euro... sarà che gli italiani di questi soldi non se ne sono accorti? Credo che se trasferisco la tassazione da statale a locale, la musica non cambia...

Qualcuno potrà mai rispondere alle mie domande?

lunedì 17 novembre 2014

Criminalità a Modena

Sulla Gazzetta di Modena è uscito un articolo sul trend dei reati della mia città nel 2013

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/11/17/news/criminalita-male-modena-e-ventesima-per-numero-di-reati-in-italia-1.10328117

balza all'occhio come nella classifica Modena ottiene un posto poco lusinghiero.
Credo che i motivi siano principalmente due:

- uno è abbastanza ovvio, e cioè che siamo in una provincia ricca (o meglio meno povera di altre) e questo ovviamente rende più appetibile per delinquenti a vario titolo compiere le loro gesta a danno di tutti i cittadini.

- il secondo è una certa percezione di mancanza di prevenzione dei reati: in diverse zone della città stanno aumentando i casi di microcriminalità come piccoli furti e scippi, le strade sono insicure anche in zone centrali in pieno giorno.

Il contesto urbano sta cambiando e in alcune zone della città si assiste ad un aumento del degrado dovuto all'abbandono e alla noncuranza da parte dei cittadini.

Una buona mano alla desertificazione della città è data dalla progressiva chiusura di negozi e attività commerciali, che hanno fatto venire meno quel presidio che creano queste attività.

Tutti i progetti di vigili di quartiere e controlli in orario serale sono venuti meno, con la solita scusa che mancano soldi e personale, quando poi lo stesso personale è molto abile e solerte con autovelox e blocchetto multe per le auto in divieto di sosta...

Credo che il problema derivi dalla mancanza di educazione civica che dovrebbe tornare ad essere insegnata a scuola, a cominciare dal rispetto delle cose di tutti e dei beni pubblici.

Inoltre bisognerebbe individuare le zone a più alto rischio criminalità e cominciare ad organizzare iniziative volte a far riprendere possesso di queste aree ai cittadini rispettosi della gente.

A cominciare dalla zona della Stazione delle corriere, dove sono appostati diversi soggetti fermi a qualsiasi ora del giorno senza motivi apparenti, così come in alcuni parchi cittadini, piuttosto che in alcune vie laterali del centro storico.

La rivoluzione vera sarebbe rendere sicura la città, dando possibilità ai cittadini di riappropriarsi del territorio...

domenica 16 novembre 2014

Vergogna Italia-Croazia

Sto assistendo alla partita Italia-Croazia...

Il lancio di petardi e fumogeni da parte di alcuni teppisti (perchè chiamarli tifosi mi sembra ingiusto) sta rovinando quello che dovrebbe essere un appuntamento di sport.

Il fatto che le forze dell'ordine debbano intervenire a sedare gli animi di 200 facinorosi, mi sembra francamente specchio del calcio malato di soldi e di odio extra-sportivo che nutre questa macchina...

Spero solo che le punizioni siano esemplari e che venga resa giustizia ai veri tifosi, che ormai stanno diventando sempre meno...

Anche Peppa Pig...

La notizia curiosa di oggi è questa

http://video.corriere.it/italiana-fa-causa-peppa-pig-personaggio-chiama-come-lei/e78f49fc-6d03-11e4-b935-2ae4967d333c

La signora Gabriella Capra ha fatto causa alla società titolare dei diritti della maialina, famosa tra i bambini, in quanto in una puntata del cartone animato uno dei personaggi del cartone portava il suo nome. Da quel giorno è stata oggetto dell'ironia e dello scherno di tutti i suoi conoscenti, e lei si è sentita offesa e risentita da questo eccesso di attenzioni. La causa è sostenuta da una associazione di consumatori.

Ora posso capire che lo scherno non possa piacere...
Il mio cognome è stato oggetto di scherno da parte di molti, per via dei famosi polli (che tengo a precisare non sono miei parenti) e con il famoso slogan "Sempre un pò di più Arena ti dà"...

Ora non per questo mi sono mai sognato di fare causa alla detta società avicola, la quale non poteva pensare a tutti gli Arena d'Italia quando ha fatto lo spot...

Questo per far capire come a volte si esagera, e le associazioni di consumatori, che dovrebbero tutelare i consumi intesi come salute del consumatore fisica e contro le mistificazione e le truffe, dovrebbero occuparsi di altro...

giovedì 13 novembre 2014

Patto del Nazzareno...

Oggetto anche di denuncia alla Procura della Repubblica di Roma, il patto del Nazzareno e il suo più o meno rispetto attirano le attenzioni delle pagine politiche delle ultime ore.

La parte stucchevole e ritengo anche senza senso di tutta questa discussione è il perchè ad oggi tutti cerchino di trovare retroscena poco interessanti, chi ci guadagna e chi ci perde, cosa otterrà la controparte in cambio, quando i problemi che in Italia si stanno vivendo sono ben altri.

L'idea di fondo è che se una maggioranza (molto relativa) e una opposizione trovano un accordo per scrivere assieme le regole del gioco e riformare la nostra Costituzione, che ormai è un pò datata e frutto di logiche post-belliche e ideologiche, non ci vedo niente di male.

E' chiaro che ognuno tira l'acqua al suo mulino, cercando di tutelare i suoi interessi a dispetto della controparte.

La realtà è che forse la Costituzione dovrebbero essere gli stessi italiani a riformarla e a creare qualcosa di nuovo e moderno...

Mi sembra che un paese civile si meriti una Costituzione civile... che non sia campo di guerre di potere e di posizione, ma pensata per guidare un paese in maniera democratica e giusta, dove ognuno ha veramente gli stessi diritti e le stesse possibilità, che tuteli le minoranza ma senza renderle degli intoccabili, che permetta a una impresa di vivere, che stabilisca che i poteri dello Stato sono al servizio dello stesso e non dominus a vario titolo.

Ma credo che questo sia un sogno, perchè in Italia la logica dell'individualismo esasperato attanaglia ogni politico agire...

martedì 11 novembre 2014

La multa-opera di Marino

In questi giorni stiamo assistendo a come il Sindaco del più grande comune d'Italia, cioè Ignazio Marino (che ricordiamo nella vita dicono essere un buon medico) è stretto d'assedio per non aver pagato multe dovute all'accesso in zona ZTL senza permesso.

Abbiamo assistito a ogni stratagemma: dapprima si cita un non meglio identificato errore, poi la presenza di un pass temporaneo non registrato, poi addirittura un tentativo di sabotaggio effettuato da chissà quale dipendente comunale al fine di sgambettare Marino.

Ora sapere dove sia la verità, è difficile.

Rimane da dire che l'amministrazione di questo Sindaco si sta dimostrando lacunosa e poco produttiva.
Sicuramente ha addosso il fardello delle precedenti gestioni (specialmente quelle spettacolari e spendaccione dei Rutelli e Veltroni), ma non si è notata la sua mano in nessuno provvedimento, se non un allargamento della zona pedonale sui Fori (chiedete ai commercianti della zona se sono contenti) e poche altre comparsate per inaugurare nuove infrastrutture che in alcuni casi si rivelano dei flop clamorosi (come la Metro C).

Ora credo che questo sia dovuto anche alla poca preparazione di Marino nel gestire la cosa pubblica: un medico, senza nessuna conoscenza di economia, nè di probabilmente vita reale dei cittadini, credo che non abbia competenze adeguate per reggere una città grande e complessa come Roma.
In questo tipo di aree sarebbe meglio un sindaco più economista e manager, capace di gestirla in un'ottica smart, con un team di esperti e adetti nei vai settori.

Sperando che alla fine, caro Marino, queste multe si paghino...

lunedì 10 novembre 2014

Il tempismo perfetto...

Oggi la notizia del rinvio a giudizio di 41 consiglieri regionali emiliano-romagnoli ha fatto molto rumore.

Chiaro che il tempismo del rinvio a giudizio è parso a molti un pò voluto.
Perchè farlo a solo 15 giorni dalle prossime elezioni, e non prima?

A parte questo, rimangono gli ennesimi casi di spese pazze e fuori controllo, sex toys inclusi.

Per il PD emiliano abbiamo una situazione imbarazzante, nella Regione che rappresentava il loro fiore all'occhiello dopo che la Toscana rossa era crollata vicino al gigante bancario senese (anche se il fiorentino premier l'aveva riportata in auge, peccato per l'imitazione del Cav. che fa storcere il naso ai più).

Credo che ormai nessuno si possa dire pulito o al di sopra di determinate logiche.

Ciò che inoltre colpisce è il numero di consiglieri regionali... 41... una cifra pazzesca se si pensa che in Australia il Senato di tutto lo stato è retto da 76 membri... Ormai la densità di politica per abitante ha raggiunto cifre incredibili...

Credo che sia ora di vedere il sistema di governo regionale, riducendo il numero di consiglieri e le facoltà di spesa. La politica non può essere un costo che grava sulla collettività, ma dovrebbe essere in grado di reperire da sola i fondi che servono per i loro scopi come li chiamano loro "istituzionali".

Vedere spendere dei soldi delle nostre sudate tasse per un articolo per il piacere altrui, francamente me lo fa sentire un pò nel didietro...

domenica 9 novembre 2014

Napolitano... e poi?

La notizia del weekend è puramente politica e riguarda le probabili, ormai certe, dimissioni del presidente della Repubblica Napolitano per fine dicembre.

Napolitano, unico presidente della storia repubblicana ad essere rieletto per un secondo mandato, aveva annunciato già ai tempi del suo secondo insediamento che il suo incarico sarebbe stato "a tempo", cioè finchè non ci sarebbero state le condizioni per nominare un suo successore condiviso del Parlamento.

Ora gli scenari che si aprono sono diversi, sia per i nomi sia per le possibili "convergenze" che si potrebbero raggiungere.

Sicuramente quello che si potrebbe subito pensare è che sotto sotto si sia trovata una intensa tra PD e Movimento 5 Stelle per un nome nuovo e fuori dalla politica, non rappresentante di nessuno schieramento.
Allo stato attuale questa sarebbe la eventuale maggioranza che più di tutte garantirebbe una elezione rapida già ai primi scrutini, evitando quel balletto che abbiamo già visto nelle ultime "presidenziali".

Il problema principale è proprio il nome da fare. Ogni nome per il PD presente delle controindicazioni, e il M5S non voterebbe mai un candidato di "bandiera", quindi questa ipotesi al momento è in stallo.

La seconda opportunità sarebbe trovare un accordo con Forza Italia, ma a questo punto la contropartita richiesta sarebbe un rinvio delle elezioni con una legge elettorale più favorevole a quest'ultimo partito. Inoltre Berlusconi punta al 2018, quando si potrebbe addirittura clamorosamente ricandidare.

Altre maggioranze sarebbero molto più risicate, e non di garanzia, specie se dovessero ripetersi i "mal di pancia" di alcuni spezzoni del PD stesso, gli stessi che silurarono Prodi nelle ultime elezioni.

La partita appare aperta a diverse soluzioni... vediamo chi si troveranno gli italiani come presidente nella calza della Befana...

venerdì 7 novembre 2014

Ho fame... che mi mangio?

E' la classica domanda che tutti ci facciamo, specie in quelle giornate che si ha fame, ma non si vuole perdere tempo a cucinare qualcosa di troppo elaborato.

E quindi che si fa?

Vi dò qualche idea buona e facile facile...

Per uno spuntino un'ottima scelta è il classico pane e Nutella, ma scaldate leggermente il pane... noterete la differenza... oppure usate dei biscotti secchi o dei cracker salati in superficie... anche queste idee sono ottime!

Sempre con il pane scaldato ottimi sono la mortadella (un profumo!) o il salame.

Per un pranzo leggero un ottimo mix è pomodori, tonno e mais, magari con un tocco di balsamico.

Cracker e formaggino è un altro gustoso abbinamento. Anche le patatine al mais con il ketchup, magari piccante, è ottimo...

Oppure ottimo pane e cioccolato fondente, una bontà con il dolce del pane che si sposa ottimamente con l'amaro del fondente.

Un top avendo la fortuna di avere i prodotti giusti è pane, pomodoro e mozzarella di bufala... un sapore indescrivibile...

Ottimo anche patè di olive e cracker e patà di olive con il grana... i gusti si compensano e si esaltano...

Infine come ultimo consiglio vi invito a sperimentare: a volte è proprio in questi momenti che diamo il meglio quanto a fantasia e possiamo magari ritrovarci con un ottimo aperitivo o antipasto da proporre per una cena o uno sfiziosa merenda dolce per il pomeriggio!

giovedì 6 novembre 2014

Obbligo Pos per i commercianti...

Partiamo da un articolo pubblicato su "Il Giornale" oggi:

http://www.ilgiornale.it/news/economia/arriva-stretta-governo-punire-chi-non-adotta-pos-1065488.html

Come sapete dal 1 di luglio è fatto d'obbligo per tutti i commercianti e professionisti essere obbligati ad accettare i pagamenti POS qualora il cliente lo voglia fare, purchè sia superiore ai 30 euro. Tutti a dire fine del nero, tutto tracciato, basta furbizie, basta problemi di circolazione del contante.

Peccato che il legislatore ha commesso alcuni errori madornali.

Il primo è stato non prevedere una sanzione per il mancato rispetto dell'obbligo. Un obbligo ha efficacia giuridica solo se c'è una sanzione per il mancato rispetto. Altrimenti non è un obbligo, ma un invito.
Ma nell'articolo pare si stia risolvendo la questione.

La seconda sono i costi in relazione alla marginalità delle varie categorie merceologiche: pensate ai tabaccai, che hanno a volte degli aggi inferiori al 10%... se su una transazione devono retrocedere una commissione anche solo dell'1% rinunciano a un 10% del loro margine... Non è poco...
Oppure a quelle piccole attività che hanno scontrini di importi piccoli, e mettere i costi fissi di gestione del pos peserebbe in maniera evidente.

Il terzo è non capire che così il nero non si estingue: finchè il professionista dirà che con fattura sono 122 senza sono 90, il cliente sarà sempre invogliato ad usare il contante.

Il quarto è che i commercianti gireranno i costi del servizio sui clienti, con aumento dei prezzi... alla faccia del calo delle tasse e degli 80 euro di Renzi.

Inoltre le banche addebitano canoni di installazione e disinstallazione, che diventano dei muri alla concorrenza e al libero passaggio da un istituto all'altro, e molti obbligano ad avere un rapporto di conto con loro.

E per finire a beneficiare di tutto questo sono le compagnie telefoniche. Infatti le transazioni transitano per via telefonica, con tutti i costi annessi.

Sarebbe meglio quindi creare o dei pos con costo fisso fino a un tot di fatturato transato oppure accordi per avere pos a condizioni migliori.

Altrimenti il rischio cartello è molto forte, e il risultato sarà solo l'ennesima tassa implicita per i cittadini...

Piove...

Una piccola riflessione su un evento che al giorno d'oggi sembra diventato ingovernabile... la pioggia!

Quando piove, che sia poco o un nubifragio, tutti vanno in delirio...

Gente che usa le auto come se fossero motoscafi al largo dei lidi ferraresi, sfrecciano sulle pozzanghere sommergendo d'acqua i poveri pedoni indifesi, o i moto-ciclo guidatori si ritrovano come dopo una notte di tempesta sul peschereccio.

Inoltre strade bloccate, polizia municipale ovunque, gente che si perde...

Ora capisco che l'acqua non piaccia a tutti, ma ora come ore le nostre automobili sono dotate di tutti i grandi marchingegni tecnologici e di sistemi di sicurezza che fino a 10 anni fa sembravano utopia: di cosa dobbiamo avere paura?

Non che dobbiamo fare invidia a Hamilton o doppiare Alonso, però si può andare per strada come se ci fosse il sole, senza impazzire né fare rimpiangere le domeniche a piedi degli anni '70...

Comunque come dicevano oggi in un programma radiofonico "Ma non si diceva piove, governo ladro?" "E' per quello che piove così tanto... con tutto quello che si sono rubati!"

martedì 4 novembre 2014

Così fan tutti... e nessuno fa niente!

Oggi su "Il Giornale" è pubblicato questo articolo:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/pausa-caff-orario-lavoro-assolti-perch-cos-fan-tutti-1064769.html

davanti a queste notizie un senso di indignazione non basta...

Giustificare una mancanza testimoniata anche da telecamere televisive (che non credo si limitassero a quella giornata) con la scusa del così fanno tutti, appare un insulto alla giustizia e all'intelligenza di quel popolo italiano nel nome del quale la sentenza viene emessa.

Capisco che una pausa caffè non si nega a nessuno, ci mancherebbe, non siamo nello stato della schiavitù del cotone.

Però di fronte ad immagino sindacati che si saranno dati da fare per difendere questi lavoratori, penso a tutti quei lavoratori che nel corso di vertenze stanno perdendo il loro posto di lavoro...

Il danno non deve essere quantificata in base a un importo, ma all'immagine che questi personaggi arrecano a tutti quei lavoratori pubblici che fanno il loro mestiere con perizia e capacità.

Smettiamola di dire così fan tutti e allora tutto va bene... perchè cambiare si può...

lunedì 3 novembre 2014

'A livella...

Con un giorno di ritardo, vi scrivo qui una poesia del grande principe Antonio de Curtis in arte Totò, e che riguarda la giornata dei morti... Per quanto abbia qualche anno, è sempre attuale e fa riflettere...

Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.

'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?

Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.

Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?

Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.

E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!

Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"

"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".

"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...

Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".

"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.

'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?

Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"

Regioni senza fondo

L'articolo comparso oggi su "Il Giornale" è l'ultimo di una vasta serie che riguarda gli sprechi delle Regioni:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/regioni-fuori-legge-1064566.html

Le Regioni sono un Ente locale voluto dai padri costituenti, ma di fatto createsi solo a partire dal 1970 (e già questo fa capire come probabilmente di per se siano un ente inutile o relativamente utile, visto che siamo riusciti a stare quasi 22 anni senza).

Non è facile capire bene l'ambito in cui si muovono: i vari tentativi di modifica della Costituzione che si sono succeduti nel tempo hanno creato spesso confusione sui ruoli e sulle competenze, infatti i conflitti di attribuzione sono all'ordine del giorno, e spesso gli stessi giudici sono in difficoltà.

Siamo figli di una Italia che è stata unita in maniera un pò confusa da regnanti piemontesi, i quali non hanno tenuto conto che prima o poi le differenze che per secoli ci hanno fatto vivere ognuno nel suo staterello si sarebbero prima o poi manifestati.

La realtà è che esistono una marea di Italie diverse, e che in questa confusione uomini che del senso dello stato se ne fanno beffe, si sono infilati per fare i loro porci comodi...

Hanno rubato il più possibile, si sono fatti rimborsare perfino le mutande, e senza distinzione di colore politico.

La verità è che sono enti di cui il cittadino difficilmente può valutare l'operato... L'unico vero ente locale a contatto con il cittadino è il Comune, dove lui tocca con mano la macchina dello Stato e vede se l'operato del Sindaco è valido oppure no (o altrimenti vota una parte solo per tornaconto o storicità, ma questa è un'altra storia).

Vedere cosa accade nelle Regioni è pura utopia... L'unico momento in cui forse lo tocchiamo con mano è quando entriamo in un ospedale pubblico, visto che la sanità è prerogativa regionale, e infatti ci rendiamo conto che buona parte della spesa pubblica sia lì destinata e che essa occupi buona parte della spese delle Regioni stesse.

Vorrei essere provocatorio: e se abolissimo le Regioni? Ma non come ha fatto Renzi con le Province (che di fatto ci sono ancora con tutte le loro spese, solo che le abbiamo trasformate in posto di non eletti dal popolo), ma abolirle del tutto.

Sono per entità piccole come i Comuni che fanno rete creando Unioni di Comuni che si gestiscono e rispondono direttamente allo Stato, con enti di controllo governativo come le Prefetture a livello di una ogni tot di Unioni di Comuni.

La Sanità che è la spesa più importante a livello regionale potrebbe essere amministrata dalle Unioni di Comuni stesse, che potrebbero quindi creare Ospedali più grandi e adeguati al territorio, eliminando doppioni e inefficienze. Inoltre nel piccolo i soldi che girano sarebbero numericamente meno, rendendo più difficile sprechi e sperperi. Le Unioni di Comuni sarebbero anche luoghi dove creare una polizia municipale unica, un unica sede amministrativa, una unica centrale di acquisti... Risparmi notevoli.





domenica 2 novembre 2014

Perchè avanza Salvini?

Scontro a distanza tra Francesco Merlo de "La Repubblica" e Vittorio Feltri

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/01/secessione-addio-difendiamo-i-confini-la-carica-della-lega-di-salvini-lidentitario13.html?ref=search

http://www.ilgiornale.it/news/politica/i-plebei-padani-sono-pi-innocui-dei-dimostranti-1064402.html

Il secondo risponde all'articolo del primo su una analisi politica che parte dal risultato di un sondaggio dove Matteo Salvini ha superato Beppe Grillo come consenso in caso di sua candidatura a Presidente del Consiglio.

Ho inserito il link ai due articoli per farsi una idea.

Ovviamente come potete intuire le mie idee si sposano meglio verso Feltri.

Ritengo che Salvini stia cercando di fare quello che un leader di un partito allo sfascio come la Lega debba fare: caricarsi tutto sulle spalle e cercare consenso usando gli argomenti che fanno breccia nella pancia della gente.

Questo non significa nè esaltarlo come salvatore della patria, ma neanche dargli del sottoprodotto di una sottocultura fondata sull'ignoranza.
Questo è quel pensiero di una sinistra radical chic, salottiera, che prima ha fatto le lotte e poi si è seduta sulla poltrona, vedendo che era comoda...

Gente che a falce e martello ha sostituito soldi e sgabello, inteso come posto da occupare senza pensare al domani.

Questo è comune a tutti quei movimenti di popolo che scoprono il potere. Anche il M5S di Grillo sta conoscendo questa dura realtà: quando si capisce che si può essere indipendenti dalle volontà del partito, ci si fa da parte o si passa a un'altra sponda, per averne un beneficio successivo.

I grandi ideali sono finiti. E spero che Salvini sia ancora portatore (così come Giorgia Meloni) della volontà di cambiare veramente l'Italia... E non dei pupazzi simil-berlusconi come il nostro biancocamiciato Presidente del Consiglio...

Ladri con carrelli...

Oggi è uscito questo articolo sulla Gazzetta di Modena:

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/11/01/news/parcheggi-dei-market-donne-derubate-dai-nuovi-predoni-1.10220323

diciamo che la notizia di per se non è una novità: sono anni che loschi figuri si aggirano per i parcheggi dei supermercati mendicando qualche soldo, proponendosi di riportare il carrello al nostro posto per prendere la moneta contenuta e similari.

Purtroppo spesso dal semplice mendicare si passa ad azioni più decise, come quelle scritte nell'articolo.

Quando si entra in questi argomenti, l'elemento "razza" è quello che accende subito la discussione.
Subito si valuta se a compiere il gesto è stato uno straniero o un italiano, e nel primo caso il fatto diventa più grave.

Nonostante penso che ormai l'immigrazione incontrollata sia diventata una piaga sociale, che purtroppo non fa altro che ingrossare le fila della malavita internazionale (purtroppo se non c'è lavoro, delinquere diventa una necessità), questo non significa che se a compiere un atto è uno straniero questo in automatico diventi più grave.

Un reato è un reato. Chiunque sia a compierlo.

Punterei il dito invece su chi non controlla o non mette in grado le forze dell'ordine di avere i mezzi e gli uomini necessari per presidiare il territorio, per fare controlli, per evitare il presenziare di questi signori dell'elemosina ad ogni angolo di strada.

Questo perchè oltre che la dignità di queste persone e il racket che si nasconde dietro di loro, occorre dare un senso di sicurezza ai cittadini, che spesso si sentono minacciati e hanno paura anche di fare la spesa in pieno giorno.

Basterebbe creare dei volontari della sicurezza, che non sono ronde con i bastoni, ma sentinelle pronte a segnalare movimenti sospetti. Meglio un falso allarme che un reato impunito...

sabato 1 novembre 2014

Consigli per pulire le verdure

Per i miei consigli di cucina, oggi vi dò alcuni consigli su come tagliare e pulire le verdure.

Questa operazione a volte può risultare noiosa e ripetitiva, scoraggiando molti a dedicare tempo a una cucina sana e di qualità.

Intanto il primo consiglio è scegliere un buon coltello, anzi dei buoni coltelli.
Come per ogni cosa c'è quello giusto per ogni utilizzo. Munitevi di un buon coltello "spelucchino", un coltello a lama corta e affilata, che vi faciliterà nello sbucciare e fare tagli piccoli. Prendete anche un coltello da verdura con lama ampia, dritta e pesante, in modo da poter affettare e tagliare anche le verdure più dure.
Anche un paio di forbici può essere utile, specie con verdure come cavolfiori e broccoli, dove potere andare a tagliare i "fiori" in maniera più rapida e veloce.

Altro consiglio utile è il lavaggio delle verdure: prima di tagliare mi raccomando di lavarle per bene, soprattutto quelle terrose come le patate onde ad evitare di sporcare o contaminare il cibo.

Quando fate i tocchetti, tenete conto della grandezza per la cottura: più sono grandi, più tempo impiegheranno a cuocere, così come per le fettine con lo spessore: maggior spessore, maggior tempo.

Alcune verdure hanno bisogno di accortezze particolari: per le melanzane, se volete farle al funghetto, privatele della buccia, in quanto è la parte che dà il gusto di amaro alle stesse; per le patate dopo averle tagliate a tocchetti mettetele in acqua fredda per una decina di minuti per togliere amido e rendere la cottura più veloce; i pomodori piccoli tagliateli a croce per una maggiore velocità; per non piangere con le cipolle evitate di tagliare la radice, è quella che sprigiona le sostanze lacrimogene una volta tagliata.


I finti circoli, veri locali...

Ormai è un problema storico a Modena,

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/10/31/news/tessere-e-permessi-multe-a-tre-circoli-per-10-mila-euro-1.10219317

sono anni che tanti locali della "movida" modenese si mascherano come Arlecchini dietro il paravento del circolo Arci/Acli che sia.

Questi locali dovrebbero offrire i loro servizi in via prevalente agli associati e non essere pubblici esercizi. Questa loro condizione permette di avere deroghe e facilitazioni a livello di licenze, autorizzazioni e adempimenti fiscali.
Questo si traduce nella possibilità di poter offrire prezzi più competitivi o semplicemente guadagni più lauti ai gestori di questi locali, con ritorno per le due associazioni che intascano tessere che altrimenti non avrebbero mai modo di ottenere.

Infatti in questi locali è facile "prendere la tessera", in maniera facile e veloce, senza particolari formalismi ed essere subito ammessi all'uso dei servigi del locale.
Credo che questa sia una forma di concorrenza sleale, che oltretutto comporta problemi in tema di uguaglianza davanti alla legge per adempimenti amministrativi che da una parte ci sono e dall'altra no.

Credo che occorra un giro di vite e di controlli volti a capire veramente chi sono i locali in regola e quali no.
Perchè bisogna finire questa promiscuità che danneggia diversi settori economici.

giovedì 30 ottobre 2014

L'allegro chirurgo

Vi posto una notizia curiosa...

http://www.corriere.it/esteri/14_ottobre_30/papa-dell-allegro-chirurgo-non-ha-soldi-farsi-operare-24049b7a-6017-11e4-b0a9-d9a5bfba99fb.shtml

Come in una sorta di nemesi beffarda, l'inventore di uno dei giochi di società più famosi del mondo vive in condizioni di indigenza, e non può permettersi una operazione che potrebbe salvargli la vita.

A volte si pensa che il creatore di un gioco in automatico viva come un pascià sotto una palma, in realtà la sorte è spesso molto più amara.

In tanti nella storia hanno avuto idee brillanti, salvo poi venderle per un tozzo di pane oppure doverlo fare a malincuore perchè non si avevano i capitali necessari per avviare una attività redditizia...

Questo mi ricorda la situazione di tanti giovani italiani, con idee brillanti ma con nessuno che dà loro credito. Si, ci sono incubatori di start-up e finanziamenti regionali ad hoc, ma credo che quella voglia di rischiare tipica di una economia in fermento sia venuta meno...

E pensare che anche Steve Jobs e Bill Gates hanno cominciato da un garage... ma in Italia non sarebbe possibile: finanza, Asl, Comune e chi più ne ha più ne metta ti verrebbero subito a farti visita, per farti rendere conto che per stare dietro a loro, non hai più tempo per seguire la tua idea...

30 anni di Modena...

Sono 30 anni che sono abitante di questa città...
In 30 anni di cose ne succedono, e Modena non è stata indenne al tempo.

Purtroppo il cambiamento è stato in peggio. Il mio ricordo della città quando ero bambino era di strade pulite, gente operosa che si dava da fare, magari non con quel calore e colore delle città del sud, ma che aveva rispetto degli altri, e che sentiva Modena parte di casa sua. E come tale la rispettava.

Anche all'epoca non è che non ci fossero problemi: abitavo nella zona tra stadio e stazione autocorriere, e mi ricordo della vecchia paninoteca che aveva sede proprio in stazione, e che era il ritrovo di ragazzi ma anche dei primi consumatori di eroina, quelli che ti chiedevano le mille lire per prendere l'autobus per lo sballo.

Però Modena aveva un altro sapore, un altro colore... Sentivi quasi un calore che ti coccolava, che ti dava allegria anche nei giorni di nebbia, perchè quella città era piccola e a misura d'uomo.

Forse quando si è bambini e si vive una infanzia felice si tende a mitizzare un po' il passato, specie se il presente appare sporco e inquinato, pieno di maleducazione e inciviltà.

Quest'ultima non è da addebitare ai "nuovi modenesi" (cioè gli stranieri), ma ai modenesi stessi.
Che non hanno più rispetto per la loro città, che si sono rinchiusi nei loro cantucci e nei loro orticelli per difendere interessi di pochi, che si lasciano comandare da chi ha tutelato e rafforzato il suo potere economico a scapito della ricchezza sociale, che ha tolto agli altri per mantenere la ricchezza per se.

Modena sta perdendo il treno della modernità, il treno dell'innovazione, il treno per uscire dal luogo comune e miope della provincia, per rilanciarsi come smart-city, intesa come città a misura del cittadino e di chi deve viverla, pulita e ecologica, dove ci siano opportunità economiche per tutti e non solo per gli "amici di", dove c'è un centro che vive e non è abbandonato a favore di centri commerciali, dove non esistono scuole con il 70% di stranieri perchè così lì danno meno fastidio, dove non esistono quartieri ghetto decadenti... Dove un attore nazionale della GDO possa aprire un punto vendita nuovo e moderno (con costruzione di polo scolastico annesso) senza che una catena amica lo blocchi con la complicità del Comune.
Dove una piccola cartolaia di quartiere non sia costretta a chiudere perchè mettono tutto il parcheggio a pagamento...

Il mio è un sogno o forse tra 30 anni potrò vivere in una città così?

mercoledì 29 ottobre 2014

Renzi vs. Sindacati

Ieri sera ho seguito alcuni spezzoni di DiMartedì, il programma di approfondimento politico di Floris su La7.

Mi sono particolarmente interessato all'intervista al segretario della Cgil Camusso, la quale dava una sua visione dello scontro verbale a distanza tra Renzi e i sindacati.

Stiamo assistendo a qualcosa di anacronistico: un partito accreditato di più del 40% dei consensi, il quale si divide sulla manifestazione del sindacato, a lui teoricamente più vicino, perchè il leader del Pd non lo ritiene una controparte da considerare in sede di stesura della manovra economica e, cosa ancora più rilevante, del Jobs Act (o per i non anglofoni riforma del mercato del lavoro).

Secondo me la verità sta nel mezzo, come in tutte le cose di buon senso.
Se si vuole fare una qualsiasi manovra economica o riforma del mercato del lavoro il confronto con i rappresentanti dei lavoratori sono necessari e direi quasi obbligatori.

Il problema è chi rappresenta oggi i lavoratori: i sindacati di oggi appaiono spesso lontani dalla realtà, difensori di idee che hanno ormai 40 anni e non sono più attinenti al mondo del lavoro di oggi, dove si tutelano in pochi e si lascia in balia degli eventi la maggioranza, spesso giovani che non trovano così una loro dimensione.

E' però sbagliato anche da parte di Renzi dire che non esiste più il posto fisso e che bisogna chinarsi alle logiche di licenziamenti facili.

Il mercato del lavoro andrebbe riformato in senso di flessibilità nella continuità: se perdo il lavoro devo avere un mercato che nel giro di poco me ne possa offrire un altro, e nel periodo in cui rimango a casa avere un sussidio che mi permetta una vita decorosa. Se rifiuto il nuovo lavoro, perdo il sussidio.

Credo che una azienda, se ha un lavoratore bravo e capace, non lo licenzierà mai, perchè non è suo interesse farlo. Bisogna però intervenire nella riduzione del cuneo fiscale del costo del lavoro, riducendo le tasse che gravano sul datore di lavoro, il quale avrebbe anche come effetto non secondario la riduzione dei prezzi. L'importante sarebbe veicolare la riduzione del cuneo a nuove assunzioni, in una logica dove ti diminuisco le tasse se assumi e fai crescere forza lavoro (e indirettamente lo Stato recupererebbe parte del cuneo diminuito).

Capisco che però il sig. Renzi debba risponde alle istanze di Marchionne e dei pseudo capitani di industria che stanno delocalizzando solo per vedere aumentare i loro dividendi.

lunedì 27 ottobre 2014

2cellos

Un semplice post per farvi conoscere questi due musicisti, se non li conoscete già...

https://www.youtube.com/watch?v=Mx0xCI1jaUM


Per me sono semplicemente fantastici!

Tanto rumore per nulla...

Oggi mi sono imbattuto in questo articolo:

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/10/27/news/cimeli-nazisti-polemica-al-mercato-1.10188962

ora voglio capire che ancora il sentimento anti-nazista e pro-ebrei sia ancora forte, e ci fanno tornare alla mente barbarie che speriamo non si ripetano mai più (anche se in realtà accadono ancora oggi).

Ma le prese di posizione appaiono francamente esagerate. Se si andasse in una qualsiasi fiera di militaria d'Italia ci si imbatterebbe in centinaia di banchi che vendono questi articoli, senza che questo scateni sequestri di massa e allontanamento al confino dei venditori che fanno apologia...

Ci sono persone che non perdono occasione per farsi notare, senza capire che questi articoli sono testimonianze, che attorno a loro c'è un grande collezionismo, e che nascondere e censurare non porta a nulla, se non a fomentare quelle sacche di odio che ancora oggi sono sopite, ma pronte a rialzarsi.

Non credo che il venditore in oggetto andasse in giro per il mercato ad idolatrare il nazismo e a sbeffeggiare gli ebrei... se lo avesse fatto sarei il primo a dire che l'allontanamento immediato sarebbe stato la mossa più saggia.

L'intervento degli agenti di polizia municipale appare inoltre inopportuno e non giustificato, visto che reato non c'era.

Gli stessi si dovrebbero invece occupare dei veri reati che si perpetrano ogni giorno, a mercati dove vengono venduti articoli pericolosi per la salute, cibi avariati e dove vengono violate normative comunali sul commercio.

Chi non gradiva lo spettacolo, poteva girarsi dall'altra parte e non acquistare...

Destra e sinistra... fine di un mondo

Destra e sinistra oggi sono delle definizioni che hanno ancora senso?

Secondo me no... o meglio sono etichette che ti si mettono addosso e dietro le quali si nascondono persone che in realtà sono valide e agiscono con passione...

Parto da Sel, un partito che per molti detrattori è diventato il partito degli omosessuali, in quanto il loro rappresentante primario, Nichi Vendola, ha costruito molte sue battaglie difendendo questa sua identità, a scapito di altre idee che lui ha portato in campo.
Come avete potuto ben capire io sono all'opposto di queste idee, ma se penso che dentro questo partito ci sono persona come mio cugino Enrico Monaco (che non è solo perchè è mio cugino stimo), coordinatore provinciale di Sel a Modena, e vedo la passione che ci mette in quello che fa, capisco che ancora qualcuno che ci crede esiste. E fa piacere poter confrontarsi...

Così come mi piace confrontarsi con il mio collega Marco Rabboni, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Modena, anche lui con idee a volte diverse dalle mie, ma con cui ci si può confrontare e parlare di quello che si può fare per migliorare quello che ci circonda.

E vorrei ricordare un uomo che ci ha lasciato da poco, Mauro Manfredini, leghista, l'unico per cui ho votato Lega quando si candidò a sindaco di Modena con poca fortuna, un uomo che nonostante la malattia fino all'ultimo giorno ha portato avanti le sue idee, giuste o sbagliate che fossero, ma con la passione di un ragazzino.

Sono le persone come loro che mi fanno capire che anche io devo lottare per quello in cui credo, e dare il mio piccolo contributo a questa realtà con la mia piccola voce di questo blog, nella speranza che un giorno intorno a me si crei un movimento di idee e persone che vogliano veramente cambiare le cose, indipendentemente dal colore politico, ma confrontandosi e cercando di ribaltare lo status quo e ridare finalmente in mano il potere ai cittadini che hanno diritto di scegliere...

Bce... stress test... the day after

Ieri avevo già postato un mio commento sugli stress test della Bce.

Oggi ho letto diversi articoli di analisi approfondita e la Borsa ha pesantemente punito le banche che non hanno superato i test (Mps e Carige), e comunque tutto il settore è stato venduto.

Quello che emerge di più nei commenti ed è evidente agli occhi di tutti che ad andare in crisi sono state le due banche apparentemente più al servizio della politica, come avevo già espresso ieri.

E' innegabile il ruolo di Mps nella finanza rossa toscana, vero e proprio centro di potere del quale tutti hanno beneficiato negli anni: enti locali, coop, fondazioni e associazioni.

Nei commenti dei senesi si sente la voce di chi è stato scippato di qualcosa che era di loro proprietà, simbolo della ricchezza e indipendenza di una città intera, famosa per il celebre Palio e per aver dato i natali al Monte ad oggi la Banca in attività più vecchia. Il vecchio monte di pietà dove i pastori conferivano i greggi a pegno nei periodi di scarsa produzione con la speranza di poterli riscattare con la bella stagione.

La banca poi si è evoluta grazie allo sviluppo dei ricchi mercanti fiorentini, vere potenze che prestavano soldi a tutti i sovrani d'Europa...

Il resto è storia recente: nel dopo-guerra la banca diventa il centro nevralgico dell'economia Toscana rossa, con la potente Fondazione e le allegate realtà enti locali che indirizzano e comandano l'Istituto dando poltrone suddivise sulla base delle correnti del PCI.

Poi arriva la scalata ad Antonveneta, pagata uno sproposito, le difficoltà, i derivati che hanno ucciso il meraviglioso gioiello dell'economia di questa parte di Italia.

E adesso i due al comando stanno cercando di salvare il salvabile, anche se appare abbastanza chiaro che serviranno interventi radicali e ancora dolorosi per gli azionisti.

Carige è più o meno la stessa storia, cambia la città (Genova) ma non il colore politico...

Ora non voglio arrivare a dire come ha fatto un quotidiano oggi che hanno fallito le economia rosse, ma è chiaro che dove la banca è più asservita alle logiche di gruppi politici, esse hanno avuto più difficoltà.

Forse è ora che le banche cambino la loro visione del mondo, aprendosi veramente alle istanze dell'economia reale e meno alle poltrone e ai salotti della politica...

domenica 26 ottobre 2014

BCE... Stress test...

Oggi sono uscite le pagelle della BCE sui vari Istituti Europei...

Non vi posto link, perchè quasi tutti i giornali ne parlano a vario titolo...

I risultati potrebbero apparire abbastanza scontati, tranne forse per l'entità delle somme richieste al Monte dei Paschi.

Non mi sbilancio oltre, perchè sono interno a queste cose e qualche mio commento potrebbe essere interpretato come di parte o votato a screditare la concorrenza, cosa che la mia etica professionale non contempla.

Queste simulazioni sono necessarie per capire quale sia la solidità delle banche e quanto possano resistere a un eventuale shock economico. Poi si può discutere se quanto valutato sia troppo o troppo poco realistico ed efficace, ma credo che valutare gli attivi degli Istituti e la loro capacità di resistere a crediti che si deteriorano sia quanto meno necessario per non trovarsi a ripetere errori del passato.

Spiace vedere che le banche più in difficoltà sono proprio le popolari e le banche a vocazione locale, forse perchè il loro ruolo di banche del territorio porta a volte a non valutare correttamente la solvibilità di determinati clienti o sono influenzati da fattori esterne alle stesse.

Credo che oggi comunque in molti avranno un quadro più chiaro di come intervenire al fine di sistemare alcune storture del sistema e a rendere le nostre banche competitive a livello europeo e attori economici seri e al passo con i tempi...


I modenesi sono di sinistra...

Incontro per il mio lavoro tantissime persone ogni giorno, e ancora oggi non mi rendo ancora conto di come un modenese medio possa dirsi di "sinistra", sempre che questa dizione sia ad oggi significativa...

Mi correggo infatti, sarebbe meglio dire del PD-PCI-Ulivo-PDS-GAD (chi si ricorda della Grande Alleanza Democratica coniata da Prodi?) eccetera.

Parliamo di alcuni argomenti basici che stanno a cuore a chi è normalmente di sinistra o presunto tale.

Proprietà privata: guai a un modenese a toccargli casa sua... è come se gli togliessi del sangue... cioè si può fare qualsiasi cosa, basta che non tocchi quello che è mio...

Accoglienza: per il punto visto sopra, è lo Stato che deve accogliere chi è in difficoltà, l'importante è che non siano nel mio giardino...

Apertura al diverso: qua siamo proprio lontani... a volte mi chiedo come faccia la Lega Nord a non prendere il 30% qui... è difficile trovare qualcuno a cui l'extracomunitario faccia piacere in giro...

Volontariato: qui mi attirerò un sacco di critiche, ma anche il simbolo della modenesità negli ultimi anni pare che stia sempre più cambiando... Ora se non c'è un tornaconto economico/sociale, molti sono ben lontani dall'avvicinarsi...

So che questo post verrà tacciato di qualunquismo o di fare di tutta l'erba un fascio, ma credo che intimamente molti mi daranno ragione. Il fatto è che se io, che mi ritengo di destra, apertamente dico che guai chi tocca casa mia, non si può accogliere tutti perchè non ci sono risorse, che gli extracomunitari starebbero bene a casa loro ecc. vengo pubblicamente linciato e ribattezzato come "fascista" (e il fascismo è un'altra cosa...). Ma se invece mi comporto in un modo, ma la penso in un altro, allora tutto è lecito.

Quando i modenesi smetteranno di votare solo perchè mio padre e mio nonno votavano così e non si accorgeranno che in realtà la città sta piano piano declinando in un vortice di bruttezza mai visto?

Ormai l'importante è fare politica per il tornaconto personale... Non mi meraviglia infatti che un esponente di un locale circolo del PD mi abbia detto che ormai i giovani che si iscrivono lo fanno solo per vedere di trovare un posticino o di lavoro o per prendere qualche favore personale, e che siano sempre meno quelli che lo fanno per pura passione, e sono prontissimi anche a cambiare partito o sponda pur di raggiungere quello che si sono prefissati...

Aprite gli occhi... e non mettetevi la mortadella davanti...

venerdì 24 ottobre 2014

Sprecopoli Baggiovara...

Per la pagina di cronaca modenese, vi propongo questo articolo:

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/10/24/news/baggiovara-si-indaga-sul-centro-servizi-1.10175186

Non entro nel merito delle accuse di Favia, di cui l'articolo dà ampio spazio.

Quello che mi preme sottolineare è come ancora una volta a Modena coinvolte nella questione siano sempre i soliti noti: coop a vario titolo, enti pubblici a targa PD e Università...

Ora mi chiedo: possibile che a Modena solo tramite questi attori si possa fare qualcosa?

Queste coop che sono ovunque, sempre e comunque, occupano ogni spazio in tutti i settori, dal commercio, alla sanità, allo sport, alle costruzioni e chi più ne ha più ne metta.

Il sistema cooperativo di per se è una bella idea: singoli soci si uniscono perchè insieme possono ottenere un vantaggio per tutti sfruttando il potere del gruppo che ha più peso contrattuale (come le vecchie cooperative di consumo nate nelle fabbriche tra Piemonte ed Emilia ai tempi del Regno d'Italia).

Piano piano però questo concetto si è allargato, specie negli anni '80, ed ora le coop sono diventate degli enormi centri economici e di potere, che del vecchio scopo mutualistico sembrano aver perso ogni motivazione.

Forse è arrivato il momento di intervenire in questo senso, capendo se veramente la cooperativa è ancora tale o se invece sia solo un pretesto per avere centri di potere incomprabili perchè tutelati dal principio di voto capitario (una testa un voto)...

La Leopolda delle meraviglie...

In questi giorni a Firenze, in una stazione ferroviaria, si sta svolgendo la kermesse oramai appuntamento fisso della fucina di idee del Premier non eletto Renzi:

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/14_ottobre_24/leopolda-cinque-via-renzi-e891eafc-5b6b-11e4-b7e9-27c4e698cf0d.shtml

Non voglio tanto entrare nei contenuti di un copione già scritto e ben interpretato da tutti i vari attori del sottobosco renziano.

Ma c'è bisogno della Leopolda? O è solo un mega spot elettorale del Premier per far vedere che attorno a lui esiste un consenso delle idee?

Premesso che ognuno è libero di fare e ideare ciò che vuole, credo che quantomeno il sig. Renzi debba chiarire i costi della kermesse a carico di chi sono e se tutti gli invitati prestano la loro opera per puro spirito di amore verso il PD.

E le minoranze del partito come percepiscono questa manifestazione? Come una sfida? Come l'ennesima prova muscolare di un Segretario di slides?

Renzi molti lo raccontano come una novità, ma più lo guardo, più mi ricorda il Berlusconi della prima ora... Quello degli spot su Mediaset e di Pubblitalia '80 fucina di talenti (si fa per dire...)

Gli spot sono le slides e Pubblitalia la Leopolda, ma sempre lì siamo...

Renzi è un giovane vecchio, non fa altro che riproporre 20 anni dopo le stesse modalità di Silvio...
Non ha saputo costruire una alternativa di tipo socialdemocratico, quello che è sempre mancato all'Italia.
E non può fare altro che proporre l'unica idea che in Italia in questi anni ha raccolto voti...
Che però all'Italia non serve...

giovedì 23 ottobre 2014

Ex-Amcm... che fare?

Ormai sono anni che la zona Ex-Amcm di Modena è come direbbe il buon Brumotti "ferma con le quattro frecce"

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/10/23/news/italia-nostra-all-ex-amcm-una-speculazione-edilizia-1.10164577

Nel corso degli anni si sono fatti tutti i possibili scenari: parcheggio (sia silos che interrato) per garantire più parcheggi per il centro (poi è arrivata l'idea del Novi Park, inutilissima catacomba nel deserto), poi una sorta di centro commerciale, poi spostare alcuni uffici comunali, poi torna l'idea del supermercato con qualche negozio (e facciamo contenta la Coop, e uccidiamo i piccoli commercianti del centro) e così via... Ogni anno nuove idee o cambi in corsa...

Morale un progetto è stato presentato, ma a seguito di una sentenza del Tar questo viene ritenuto non in regola per almeno sei profili di irregolarità.
Il Comune fa spallucce e ripropone qualche giorno fa lo stesso progetto con una sola modifica rispetto alle 6 necessarie e con una tiepida apertura ad eventuali spazi per associazioni (casualmente e storicamente altro zoccolo duro del voto modenese sponda PD).

Ora quello che ci si chiede è: davanti allo spopolamento del centro, alla carenza cronica di spazi e di parcheggi liberi nel centro, non si potevano consultare i cittadini della zona in merito al recupero di quello spazio?
Perchè farlo a cose fatte e solo perchè il Tar di turno ci ha messo il becco?

Troppo difficile immaginare un centro sportivo o una palestra per le vicine scuole di viale Muratori? Più altre possibili attività ricreative?

Domande a cui purtroppo so che il Comune non darà a me risposta...

Vietato fumare… anche nella fabbrica di sigarette…

Notizia curiosa che ho trovato sul Corriere oggi


Sembra quasi un controsenso… eppure è vero…
La guerra alle sigarette è arrivata anche dentro le fortezze di produzione. Il fumo in questi anni è in calo, stante anche ormai le limitazioni imposte all’utilizzo delle bionde nei luoghi pubblici e di lavoro. Rimane però una ridotta di fumatori incalliti e si sta abbassando sempre più l’età della prima fumata.
Credo che purtroppo questo sarà un vizio difficile da sradicare, nonostante tutti gli sforzi profusi da associazioni e Ministeri della Salute nel mondo. I costi del tabagismo sono elevatissimi e i danni della salute altrettanto…

Però intanto questa è una piccola “buona notizia” per chi si batte contro il fumo…

Una pentola per ogni occasione! (Parte seconda)

Ed eccoci al secondo post sulle pentole!
Oggi parliamo di materiali più particolari e meno commerciali, ma non per questo meno idonei ai nostri scopi culinari.

Parleremo di pentole in rame, titanio, pyrex, terracotta, ghisa, ferro e pietra ollare

-        -  Rame: in assoluto è il preferito dagli chef per le ottime caratteristiche di conducibilità e uniformità del calore. I suoi due difetti sono i costi elevati (il rame è molto caro) e la manutenzione. Infatti le pentole richiedono periodicamente un trattamento con stagnatura, per non far entrare in contatto il rame con il cibo e per evitare il formarsi dell’ossidazione, che è tossica. Esistono anche pentole rivestite in inox.
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-          -  Titanio: è un materiale che solo recentemente viene utilizzato, in lega con altri minerali. Ha una conducibilità pari al rame e un’antiaderenza naturale. In comune con il rame ha però anche l’alto costo, anche se la durata è più lunga e la manutenzione meno impegnativa. Non va però utilizzato su piastre elettriche.

-        -   Pyrex: materiale a base di vetro borosilicato. Facile da pulire e antiaderente per definizione, può però essere usato solo per cotture al forno o in microonde.

-        -  Terracotta: materiale antico, ottimo per cotture a fuoco lento, a patto di utilizzare degli spargifiamma per evitare il contatto diretto con la stessa ed eventuali bruciature del cibo in quel punto. Impiega tempo a scaldarsi, quindi solo per chi ha pazienza…

-        -  Ghisa: simile come caratteristiche alla terracotta, è adatta per bistecchiere e cotture a fuoco lento. E’ molto pesante e può arrugginirsi, quindi va trattata con cura nella pulizia.

-        -  Ferro: ottimo per le fritture, si arrugginisce, quindi non va pulita con acqua. Inoltre non va grattata per evitare che si elimini lo strato di olio che si crea con l’uso (e assume una funzione protettiva della stessa pentola).

-        -  Pietra ollare: ottima per cotture lente per la antiaderenza naturale, deve però essere adeguatamente trattata prima di essere utilizzata attenendosi scrupolosamente alle indicazione del produttore ed inoltre va verificata la non presenza di possibili forse di amianto contenute nella pietra utilizzata.

Spero di essere stato utile con questo post per individuare il materiale più adatto alle vostre esigenze.

Per ulteriori chiarimenti o suggerimenti, i commenti sono a vostra disposizione…

Cara UE ti scrivo...

Sono partite un mare di polemiche sulla pubblicazione della lettera ricevuta dalla Commissione Europea da parte del Ministero dell’Economia


Ora lasciando perdere questioni di lana caprina su chi ha scelto e il suo scopo, credo che la pubblicazione di una lettera di questo tenore sia giusta.
I cittadini devono sapere cosa succede sopra le loro teste e tutti questi incontri informali /tecnici / confidenziali non fanno altro che aumentare i sospetti e i dubbi che quanto accada sopra le nostre teste non sia altro che frutto di macchinazioni di poteri forti, volti a fregarci l’ennesima volta.
Chiaro che l’atto è stato strumentalizzato sia da una parte che dall’altra per dire quanto la controparte sia poco credibile o quantomeno metterla in guardia da conseguenze possibili.
Però se tutti gli atti fossero pubblici e consultabili, ne gioverebbe la trasparenza e la possibilità da parte di tutti di farsi una propria idea. Anche se forse i tecnicismi inseriti sono di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori.

Forse sarebbe l’ora di togliere il burocratese dagli atti, e parlare chiaro, con poche e semplici parole. Senza formalismi da burocrati che parlando la loro lingua rendono volutamente incomprensibile ai più i loro “affari”.

mercoledì 22 ottobre 2014

Una pentola per ogni occasione! (Parte prima)

Come anticipatovi in un precedente post oggi vi voglio parlare dei vari materiali per le pentole.

Molto spesso pensiamo alla qualità dei prodotti che cuciniamo e alla loro genuinità e freschezza, ma spesso ci dimentichiamo che anche le pentole incidono molto sul risultato finale di un piatto.

I vari materiali hanno migliori o peggiori qualità sulla base della loro resistenza e uniformità di distribuzione di calore, la capacità di non intaccare il sapore dei cibi, il non rilasciare sostanze dannose e resistere alla corrosione.

In questa puntata parlerò delle pentole in acciaio, alluminio, antiaderenti e in ceramica.

-         - Acciaio inossidabile (inox): è forse il materiale più usato e conosciuto per le pentole di tipo commerciale (vedi una serie di famose televendite di Giorgio Mastrota). La sua qualità è di essere un buon conduttore in quanto l’acciaio viene legato ad altre sostanze che migliorano la conduzione e l’uniformità della fiamma, permettendo una buona cottura, permettendo inoltre una facile pulizia. Come contro vi sono  la possibilità di “attaccatura” del cibo, specie se poco liquido, e del rilascio delle sostanze della lega di cui è formato (cromo e nichel) che sono molto pericolosi per l’uomo (anche se le quantità rilasciate sono minime e i loro effetti sono ancora oggetto di studio e contenzioso). Abbiamo una vita media di durata abbastanza lunga, anche se è meglio non lasciarli a lungo a contatto con cibo molto acido (limone e aceto su tutti) e con il sale, infatti quando si cuoce la pasta è buona norma salare dopo l’ebollizione e controllare che tutto si sciolga e non si depositi sul fondo.

-       -   Alluminio: buon conduttore, leggero ed economico , usato spesso nelle cucine per molte persone. I difetti risiedono nella facilità di deformazione e dal fatto che l’alluminio è dannoso nel lungo termine per la salute, anche se adesso le padelle vengono rivestite con materiali che impediscono tale evenienza, anche se nel lavaggio bisogna stare attenti a non rovinare questo rivestimento.

-      -    Pentole antiaderenti: sono pentole rivestite con materiali che non permettono al cibo di attaccarsi e quindi rendono possibile cuocerlo senza grassi e condimenti. Facilitano anche la pulizia della padella stessa. Il rivestimento può essere in Teflon (molto usato commercialmente) o in altri materiali (molto innovativi quelli in pietra). Il primo però è accusato di essere pericoloso per una sostanza che emana quanto viene portato intorno ai 200°C. Gli altri rivestimenti non pongono questo tipo di problema. Il fondo della pentola è in acciaio, ferro o alluminio.

-        -  Ceramica: sono simili a quelle antiaderenti, ma usano un rivestimento ceramico (nanoparticelle ceramiche.  E’ resistente ai graffi e non si corrode con gli acidi. Si può utilizzare ad altissime temperature (fino a 400°C) con ottimi risultati, ma è preferibile usarlo con fiamme basse per ragioni di economia sul gas e per non far perdere le caratteristiche organolettiche del cibo. E’ facile da lavare, vanno anche in lavastoviglie senza problemi con l’uso del detersivo.


Con questo post abbiamo individuato le pentole in gene più usate e più commerciali (per i loro costi). Nella prossima puntata parleremo di pentole più particolari (e anche costose), ma che daranno ottimi risultati in particolari cotture.

“Studi di settore” o “obblighi di settore”?

Questo articolo è comparso oggi su “Il Giornale”


Credo che questo articolo faccia capire come siano inutili e superflui gli studi di settore, su cui attualmente si basano molti degli accertamenti fiscali a cui vengono sottoposti molti imprenditori e commercianti in Italia.

Questi basano il reddito minimo che un contribuente dovrebbe dichiarare sulla base di alcune presunzioni (area geografica in cui opera, possesso o meno di determinati servizi/macchinari, presenza di dipendenti e loro forme contrattuali, posizione del punto vendita all’interno del comune, fronte strada delle vetrine…) che però non tengono mai conto, se non in misura marginale, della crisi economica o di altri fattori, come nel caso dei piccoli commercianti la presenza nelle vicinanze di centri della GDO.

Il fatto di non essere congrui (e cioè di dichiarare meno di quanto da loro ritenuto) fa scattare l’idea di essere o un cattivo amministratore o di essere un evasore.

Mentre per il primo caso direi che, finchè non si frodano gli altri, ognuno è libero di fare ciò che vuole (perché è il mercato che sceglie chi far chiudere e chi far continuare nella sua attività), nel secondo mi pare veramente labile il confine tra non congruità ed effettiva evasione.

Ogni anno gli studi vengono visti al rialzo, come se le aziende esistessero da sempre e non avessero mai conosciuto crisi…

Si arriva all’assurdo dove una azienda neo costituita viene trattato come chi ha 30 anni di apertura alle spalle… può sembrare normale? Secondo me no…


Poltronificio EMILIA

I nostri cari amministratori locali del PD (prima Ulivo, PDS, PCI e tutte le loro forme varie ed eventuali) in questi anni hanno creato una delle migliori aziende italiane (per loro): il Poltronificio Emilia.

Questa azienda opera in settori trasversali (politica, coop, aziende municipalizzate o ex, consorzi fidi, enti a vario titolo) e permette ai suoi dipendenti di poter trovare sempre posto una volta terminato un incarico politico di qualsiasi natura… L’ultimo in ordine di apparizione è Emilio Sabattini


Chi era costui? Forse a molti non dirà niente, ma è stato l’ultimo Presidente della Provincia di Modena eletto con elezioni di primo livello (cioè dove votano i cittadini).
Bene in questi giorni è stato messo a capo dell’azienda che curerà la costruzione della contestata bretella Sassuolo-Campogalliano.
Lui è solo l’ultimo di una serie… vi faccio altri nomi così per curiosità:

-         - Graziano Pattuzzi ex sindaco di Sassuolo e presidente della Provincia, ora a capo della azienda che cura la Cispadana (altro progetto contestato).

-         - Claudio Bergianti ex sindaco di Carpi, ex presidente di ARESTUD (Agenzia regionale per il diritto allo studio regionale, ora chiamata Er.go), ex consigliere Provinciale e attualmente dirigente, ex assessore provinciale all’Istruzione, ex vice-Presidente della Provincia, ora Dirigente Tecnico presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna

-         - Vanni Bulgarelli, ex presidente di Arestud (predecessore di Bergianti) e attuale Presidente di Hera

-         - Daniele Sitta, ex dirigente dell’Emiliana Prefabbricati, della Cooperativa Bilanciai di Campogalliano, ex sindaco di Campogalliano, ex assessore al comune di Modena, ora dirigente alla Coop Legno

Potrei andare avanti ancora a lungo, ma vi annoierei…

Questo è per farvi capire quanto il sistema Emilia sia molto radicato e ormai un insieme indissolubile tra politica, cooperative, sindacati e aziende ex municipalizzate, senza possibilità per nessuno di entrarvi se non per il tramite del partito monolitico.

Pensioni - aggiornamento

E per la serie tanto rumore per nulla…

http://www.corriere.it/economia/14_ottobre_22/pensione-10-mese-l-inps-riguardera-solo-800mila-persone-7bd83d7a-59be-11e4-b202-0db625c2538c.shtml

L’Inps specifica che lo spostamento riguarderà solo chi ha la doppia pensione Inps e Inpdap.
Alla fine 800.000 persone… Della serie prima di parlare (sindacati), almeno informatevi o date le notizie complete…

Il ritorno dei Pagliacci…

La notizia è di oggi…

http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2014/10/22/news/clown-picchiatori-tre-adolescenti-denunciati-si-sono-inventati-l-aggressione-1.10162630

…e fa capire che quanto detto nel mio precedente post fosse vero.

Una psicosi collettiva che viene usata come scusa di comodo, alla stregua del cane che mangia i compiti. Perché creare un clima di paura è quanto di più facile che esista ai tempi dei social network.

In realtà i veri Pagliacci di cui dobbiamo temere le azioni sono proprio quelli che scrivono certe cose, che usano queste situazioni per farsi beffe del prossimo o coprire le loro malefatte.


Perché ormai si crede più a un post che alla realtà delle cose…

martedì 21 ottobre 2014

Pensioni... quanti problemi...

Oggi mi è caduto l’occhio su questo articolo:


Mi sembra che parlare di “sindacati sul piede di guerra” sia francamente assurdo…
Capisco perfettamente le ragioni sostenute nell’articolo, dove si parla di aggravio di costi e di problematiche per gli anziani, che fanno cadere i pagamenti intorno al 1 del mese proprio per avere le somme a disposizione.
L’articolo fa un po’ di confusione secondo me…
Partiamo dal grido relativo a quelli che percepiscono meno di 500 euro di pensione al mese. Per queste persone si parla di spese per rossi bancari e per commissioni… Ma in quante di queste persone hanno un conto bancario? Con quella cifra, datosi che non vi è obbligo di averlo (questo vale per le pensioni oltre quell’importo) credo che un pensionato attento abbia eliminato sicuramente quella spesa.
Inoltre l cosiddetto disagio sarebbe limitato al primo mese, poi la cosa ritorna alla normalità… mi ricorda molto quando c’è il cambio di orario e si dice che si dormirà un’ora in più o in meno… peccato che valga solo per quel giorno lì e non per sempre…
Infine mi preme sottolineare come i sindacati dovrebbero fare altre battaglie, come quelle sugli stipendi d’oro di alcuni loro iscritti, o come sulla legge che nella scuola permette a un sindacalista di prendere una pensione integrativa con sistema retributivo calcolato sull’ultima mensilità presa da un sindacato, come evidenziato da un recente servizio delle Iene.

Ecco questi sono veri scandali per cui gridare vergogna…

Dalla Cina con amore...

Notizia di oggi è l’ennesima scoperta di centri massaggi gestiti da cinesi che offrivano “prestazioni” particolari…


Sono quelle notizie che ormai sono entrate nella normalità, ma questo apre un dibattito più ampio, che riguarda la prostituzione e la sua “gestione”.
I cinesi hanno creato un sistema di case chiuse, quelle che la famosa legge Merlin aveva ormai decenni orsono chiuso a difesa dell’integrità morale delle famiglie italiane.
Da lì credo siano nati tanti problemi, che hanno portato alla prostituzione di strada, spesso straniera e in mano alla malavita organizzata.

Sono a favore della riapertura delle case chiuse o per la creazione di “quartieri a luci rosse” nella città, con professioniste controllate a livello medico-sanitario e che pagano regolarmente le tasse.
Questo garantirebbe anche una migliore gestione dell’ordine pubblico e l’evitare di vedere spettacoli per le strade, oppure avere appartamenti (che in città ci sono già) con ragazze che propongono incontri piccanti con annunci a vario titolo dove però non è ben chiaro chi risiede e per quanto (e se i contratti di affitto sono regolarmente registrati).
La gestione in mano alla malavita inoltre sviluppa altri traffici paralleli, come quello dell’immigrazione clandestina e quello delle sostanze stupefacenti, altre piaghe sociali e che costano soldi alle casse pubbliche impegnate nel loro controllo.

Credo che i tempi della signora Merlin siano finiti, e che quella copertina “clericale” che copriva certi interventi legislativi debba venire meno.

lunedì 20 ottobre 2014

Balotelli, specchio del mondo d'oggi?

Di Balotelli ormai si sono riempite pagine sia di cronaca sportiva che di cronaca rosa.

Ieri è salito ai disonori della prima a causa di un goal clamorosamente mancato a porta vuota con un tiro alle stelle

http://video.leggo.it/sport/il_gol_colossale_sbagliato_da_balotelli-44548.shtml

Non è tanto un commento al gesto sportivo (un errore lo possono commettere tutti) quanto una riflessione più generale su questo fenomeno o presunto tale.

Eroe quando fa vincere partite, ragazzino viziato quando si perde nelle sue balotellate...

Specchi forse dei giovani oggi: molto bravi a farsi del male da soli con delle sciocchezze, e solo perchè cercano qualcosa che non esiste...
Soldi, fama e ricchezza facile. Indipendentemente dall'avere un talento. Oppure sfruttandone a tratti uno che c'è, ma non si ha la continuità di coltivare. Rimanendo in quell'aura di mediocrità che fa galleggiare, senza avere una meta nella vita.

Senza avere valori, come accadeva una volta con la famiglia, il lavoro e il rispetto sociale.
Cercare un posto nella società, senza però voler sempre primeggiare. Essere dei SuperMario, ma pieni di fragilità, che di fronte a una porta vuota riescono a fare una figuraccia.

Che quando è il momento di prendersi una responsabilità nel futuro, preferisce nascondersi nelle proprie debolezze.

E spera sempre nella comprensione e nell'aiuto degli altri.

Forse molta parte dei problemi di oggi, derivano proprio da questo...

Immigrati... ieri e oggi...

"Mamma dammi 100 lire che in America voglio andar..."
Era il vecchio adagio di una canzone, che raccontava di un'Italia fatta di migranti, di chi voleva trovare fortuna nel mondo al di là dell'oceano, terra di opportunità.

Uscire dalla povertà, trovare un lavoro e mandare qualche soldo a casa per mantenere la famiglia.
Ma anche giorni di quarantena al porto perchè considerati sporchi e malati. E alla fine spesso gli immigrati finivano in baracche o case fatiscenti, facendo i lavori più umili, o ingrossavano le fila della nascente malavita mafiosa. Per pochi invece si aprivano le porte del mondo dei sogni e del benessere.

Bisognerebbe partire da qui per capire le ragioni di chi fa queste attraversate del Mar Mediterraneo (certamente meno impegnative in termini di lunghezza, ma non in termini di condizioni poco umane...).

Il problema è che spesso nell'opinione pubblica benpensante, il migrante è una persona da accogliere ad ogni costo, in ogni modo e senza preoccuparsi della situazione che si ha in casa, in quel clima da "buon samaritano" che dovrebbe muovere la nostra esistenza.

Qui c'è l'unione di due parti in me che combattono: la parte cristiana, che mira all'accoglienza, e quella razionale pratica, che capisce che senza regole non è possibile continuare ad aprire le porte a tutti.

Specie adesso che le minacce arrivano anche da malattie contro al momento sembra ci sia molto poco da fare (come anche Beppe Grillo ha rimarcato oggi).

Spesso si fa un gran parlare di bisognerebbe aiutarli al loro paese: ma cosa abbiamo fatto in questi anni? Poco o niente, visto che i paesi di migrazione sono ricchi di risorse che fanno gola al mondo industriale, e quindi più queste persone rimangono in condizioni di indigenza, più queste risorse saranno sfruttabili.
Inoltre essendo molti di questo popoli di antiche origini tribali, spesso in lotta fra di loro, quale migliore occasione per vendere armi e incassare?

D'altro canto l'Europa, sempre pronta a bacchettarci quando si tratta di deficit e Pil, non si mostra abbastanza efficace nel darci una mano nel controllare i flussi che vengono dall'Africa.

E queste persone, tranne pochi casi, finiscono per essere come i nostri compatrioti che cercavano l'America...
Siamo sicuri che i migranti di oggi si meritino la stessa fine degli immigrati di ieri?

domenica 19 ottobre 2014

Per offrire una buona cena...

In cucina ci vuole passione per diventare grandi cuochi... ma anche senza diventare Bottura o Cracco, si può comunque fare bella figura ed essere apprezzati in una cena tra amici o perchè no, con la persona del cuore...

La prima cosa è informarsi sui gusti dei commensali: preparare qualcosa che non piace potrebbe avvilirci e farci pensare che non siamo bravi cuochi...

La seconda è non strafare: se non si è abili e allenati, meglio fare poche cose e per bene, curandole e cercando di prepararle al meglio possibile.

Abbiate cura oltre che della cucina in se, anche della presentazione: un buon piatto mal presentato può non soddisfare chi avete invitato.

Preparate sempre un piano B: se qualcosa non dovesse funzionare, recupererete per fare una bella figura.

Ricordatevi anche delle bevande: l'abbinamento vino-cibo è fondamentale, fatevi consigliare da un esperto o rivolgetevi ad una enoteca... Spenderete qualche euro in più, ma il risultato vi ripagherà del sacrificio economico.

Studiate il menù in modo che sia bilanciato: se fate un primo ricco, fate un secondo più leggero e viceversa. Il rischio "pranzo dalla nonna che vi vede sciupati" è alto, e potrebbe rovinarvi il dopo-cena.

Con questi consigli preliminari, potrete offrire ai vostri commensali una cena con i fiocchi, e vedrete che le prenotazioni al vostro "ristorante casalingo" saranno assicurate!

80 euro fanno la felicità?

Si fa un gran parlare delle iniziative del nostro Governo per restituire poter d'acquisto alle nostre tasche.

Partiti dai famosi 80 euro (che in realtà 80 euro non sono, ma questo non diciamolo a nessuno...), si è arrivati alla mossa del TFR in busta paga.

Proprio l'altro giorno una mia collega mi ha chiesto cosa convenisse fare: prendere o aspettare?

La mia collega è sotto i 30 anni e non ha ancora impegni di famiglia, e la sua domanda mi ha destato curiosità.

Credo che un giovane nella sua condizioni non dovrebbe fare altro che capire che la proposta del sig. Renzi è quantomeno ridicola.

Mette una ipoteca negativa sul mio futuro quando, vecchissimo forse pensionato, non avrò che il 50% del mio ultimo stipendio.

Si sa che a spendere di più si fa presto, è a fare economie che si fa fatica (vedi spending rewiev)...

C'è anche chi potrebbe dire "tanto la pensione non la vedrò mai, quindi tanto vale prenderli subito".
Il TFR è una istituzione solo italiana, infatti nel resto d'Europa non esiste. Diciamo che però è quella forma di risparmio/forma di investimento che i nostri padri hanno inserito in un'ottica di poter fare investimenti per l'azienda (e quindi arricchirla e farle produrre più reddito) a fronte del posticipo da parte dei lavoratori a una parte della loro retribuzione, remunerata con un tasso legato all'inflazione e una rivalutazione annuale.

Credo che i 100 euro al mese, che mediamente percepiranno coloro che volontariamente aderiranno a questo anticipo, non risolveranno i problemi di chi non arriva a fine mese.
Lo stimolo ai consumi dovrebbe essere dato creando le condizioni per spendere e cercando di creare strumenti duraturi. L'incertezza sul futuro è il peggior nemico dei consumi: non spendo oggi per la paura di quello che potrebbe succedermi domani.

Il fatto è che allo stato attuale tutte queste riforme sono provvisorie e non stabili, e quindi l'effetto sarebbe quello di un eventuale risparmio delle cifre o, nel caso del TFR, se lo devo risparmiare, tanto vale non aderire. Ci pagherei più tasse e ci perderei la rivalutazione annuale.

Che sia il caso che il sig. Renzi si faccia venire qualche altra buona idea?

Il modo sarebbe vincolare l'uso delle somme agli effettivi consumi... e se facessimo uno sconto fiscale sulla base di quanto ho consumato rispetto a un paniere di beni?

Della serie, se ho consumato recupero una percentuale di quanto ho speso... vuoi vedere che recupero anche in parte l'evasione fiscale?