lunedì 10 aprile 2017

Io sono John - Episodio 49

"Guarda che bello, ci sono le giostre!" Amélie è molto contenta. Sembra una bambina. Corre tra le giostre e le luci, alla ricerca di quella preferita.

Richard invece è un po' più in disparte, pensieroso. Ma lo so, lui è una persona riflessiva. Forse starà pensando a qualcosa, chissà.

Non c'è tanta gente, forse sono tutti via per il prossimo weekend di Pasqua. Ed è una fortuna,così alle giostre non c'è fila.

"Su, dai, John, non stare imbambolato, andiamo qui!" esorta Amèlie, indicandomi una strana costruzione tipo casa degli specchi.

"Sicura che poi non ti viene la claustrofobia? Ti conosco... Poi ci tocca venirti a prendere spaventata in un angolo"

"No, tranquillo, vedrai che sarò bravissima a trovare l'uscita"

"Va bene. Andiamo. Vieni Richard, e smetti di guardare la ragazza delle piadine, che ho capito che ti piace..."

"No, John, non stavo guardando la ragazza delle piadine... Va beh, una occhiata... Non vedi che begli occhi che ha?"

"Si, va beh Richard, adesso si chiamano occhi!!! John tiralo via" dice Amèlie, tutta indispettita per il ritardo nell'entrare nella casa degli specchi.

Entriamo in questa specie di non meglio precisata scatola, e devo dire la verità, c'è da perdersi. Quando sembra che stai per andare nel posto giusto, zac!, muro di vetro. Nel mentre che a tastoni cerco di trovare l'uscita, mi vengono in mente certe situazioni della vita, quando sembra che hai la strada libera, e poi all'improvviso spunta un ostacolo che non avevi considerato. Riesco a fare filosofia di vita anche dentro la casa degli specchi. Mah, forse è meglio che non ci penso e vado avanti.

Finalmente usciamo, dopo un bel trambusto, e ovviamente Amélie si è spaventata.

"Uffa, era strettissimo là dentro!" piagnucola.

"Preferivi un bel giro sulle montagne russe?" ironizza Richard.

"No, no, sono ancora più terrorifiche... Andiamo agli autoscontri!"

Gli autoscontri, la mia giostra preferita. Mi piace un sacco urtare con la macchina le altre e compiere manovre assurde per evitarle. Mi piace un po' meno la serie di seicento lividi che ti procuri quando sei uscito. Ma fa parte del divertimento.

Mi piacerebbe andarci in due, come avevo fatto qualche tempo fa con qualcuno. Mi ricordo che ci siamo divertiti da matti, a correre e a sfrecciare, a evitare le botte e a darne. Lei si stringeva a me per non cadere, e io guidavo la macchina nel caos. Un bel momento, non c'è che dire. Ridere insieme facendo cose così è meraviglioso.

Intanto però, sono io da solo sull'auto. Salgo, metto il gettone, e mi preparo alla sfida. Tremate, sono in pista... E difficilmente faccio prigionieri...

1 commento:

  1. Ciao John perché non chiedi a lei di fare chiarezza tra voi così forse potrai ritornare con lei al luna park,oppure cominciare a pensare forse merito di più che tentennamenti non credi? Alla prossima John.

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