giovedì 6 aprile 2017

Speciale Wrestling - The Undertaker

Albori degli anni '90. "The Million Dollar Man" Ted DiBiase annuncia l'ultimo componente misterioso del suo team per le Surviror Series. Entra questo ragazzo alto più di due metri, oltre i cento chili di peso, vestito con un look da becchino retrò. E' il debutto televisivo di The Undertaker, al secolo Mark Calloway, una icona del wrestling mondiale degli ultimi 30 anni.

Domenica a Wrestlemania 33 ha annunciato il suo ritiro dal ring, dopo una carriera lunga appunto 34 anni, che lo ha portato ai vertici della federazione e della notorietà, grazie a questo look molto dark e misterioso, quasi come un collegamento tra il mondo dei vivi e dei morti.

Non userà il post per raccontarvi delle gesta di Mark, in quanto potete benissimo informarvi sui vari siti internet che parlano di lui. Vi voglio però trasmettere quello che per me ha significato vederlo sul ring. Mi ricordo quando ero veramente piccolo, e vedevo questi omaccioni combattere sul ring, alla stregua quasi di un cartone animato, e compariva lui, un po' spaventoso, ma allo stesso tempo rassicurante. Uno che sembrava non sentire i colpi e non si arrendeva davanti a niente e nessuno, incuteva timore a chiunque.

Ha vinto tutto quello che il wrestling poteva offrire, sia in singolo che in coppia. Vederlo così, quasi tristemente e dopo una sconfitta, spogliarsi del suo abito di scena e abbandonare il ring, mi ha fatto capire che è finita una epoca. Una epoca di cui lui è stato sicuramente il protagonista e in senso positivo.

Ha lasciato il segno con una gimmick difficile da portare, che non ha mai abbandonato (se non per una piccola parentesi da biker) e che lo ha reso celebre. Dando sempre tanto sul ring. Me lo ricordo quando lo vidi in Italia per gli spettacoli e faceva veramente impressione. Ma i bambini lo acclamavano più di altri.

Credo che di personaggi così il wrestling oggi ne abbia ben pochi. Io ne sono un appassionato, lo seguo appunto da quando sono bambino, e faccio fatica a pensare che non vedrò più le luci dell'arena spegnersi all'improvviso, e sentire i rintocchi di campana funebre risuonare paurosamente.

Grazie Mark, per lo spettacolo che ci hai regalato negli ultimi 30 anni. E speriamo di non vederti vecchio e in modi ridicoli, come certe star del passato...

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