martedì 18 aprile 2017

Io sono John - Episodio 51

"Cosa hai trovato di buono nell'uovo, John?" mi chiede Gregory,  con fare curioso.

"Mah, niente di che. Solite sorpresine giocattolo poco utili. Mi sono consolato con la cioccolata" rispondo, con quasi disinteresse.

"Mamma mia, John, ti sei mangiato tutta quella cioccolata? Ma sei fuori?" mi rimprovera Samantha, con tono accusatorio. "Sai quante  calorie hai ingerito? E la prova costume? Mi sento già ingrassata di due chili solo per averti sentito.".

"Eh, dai non esagerare. Per le feste di Pasqua un po' di uovo di cioccolato non fa male. John, hai fatto benissimo!" mi incita Gregory, sorridendo.

Fermandomi un attimo a pensare, in effetti l'uovo può essere una metafora della vita. Di quelle situazioni che affrontiamo un po' a scatola chiusa, senza sapere a cosa andremo incontro. Lo scopriamo solo una volta aperto l'involucro, che spesso non è indice di per se di qualcosa di buono, ne tantomeno il cioccolato. Alla fine quello che conta è cosa si trova dentro, e spesso troviamo il ciondolino inutile o la macchinina mezza rotta.

A volte può capitare invece di trovare vere sorprese, proprio nell'uovo magari meno appariscente, però più genuino. Invece spesso ci fermiamo all'apparenza, all'incarto appariscente, che ci attira di più sullo scaffale.

Non facciamo l'errore di pensare che un uovo si giudichi dall'esterno, o facendosi attrarre da quello che sullo scaffale è più avanti, più bello o più costoso. Così come non dovremmo fare con le persone, in quanto ognuna ha da regalare qualcosa, anche se magari dall'esterno non sembra. Date una possibilità a quell'uomo in fondo allo scaffale, magari un po' anonimo, ma che magari racchiude la migliore delle sorprese.

A proposito, ora scrocco un pezzo di cioccolato dell'uovo di Samantha.... tanto con la dieta, lei non lo mangerà di sicuro...

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