venerdì 2 dicembre 2016

Io sono John - Episodio 14

Sono uscito prima oggi, vado a farmi due passi. In questa cittadina tranquilla di provincia anche il centro storico si adegua alla calma apparente tipica di questi luoghi. Le persone camminano in ordine sparso, buttando un occhio alle vetrine distrattamente, come se avessero un traguardo da raggiungere del loro cammino entro un tempo prestabilito, a pena di perdita di chissà quali occasioni.

Fa piuttosto freddo, anche se sono avvolto nella mia giacca invernale e coperto dai miei guanti e sciarpa. Passando vicino alle entrate dei negozi, sento il calore che viene dalle porte aperte, come un abbraccio caldo accogliente che ti invita ad entrare. Mi fermo in un negozio di libri, in un vicolo laterale del corso principale.
Giro per gli scaffali, e guardo le copertine colorate, i più vari titoli e generi. C'era un periodo in cui leggevo tanto, per piacere e per voglia di sapere. Avevo forse anche più tempo di adesso, dove il lavoro mi assorbe tanto e mi lascia spesso non tanto tempo per il resto.

Mi ricordo di quando leggevo i grandi classici, i libri di Verne o i "libro-game", avventure a bivi di fantasia, ambientati nelle più varie località sia fisiche che temporali. Ti costruivi un personaggio di fantasia e grazie a un dado, un foglio e una matita, seguivi un percorso all'interno di questo libro, fatto di paragrafi che ti rimandavano ad altri sulla base delle tue scelte o della sorte.

Era bello, perché potevi immaginarti un mondo, e potevi farlo come volevi tu, in quanto non esisteva uno schema fisso se non le indicazioni che leggevi sul libro.
Questa è la grande potenza dei libri: farti immaginare con uno scritto, e quello che immagini tu non è detto che sia uguale a quello che immagina un altro, pur avendo letto lo stesso libro.

La mia attenzione cade infine su un libro dei presepi napoletani: ne sono un grande appassionato. Lo sfoglio e decido di comprarlo, magari mi viene qualche idea per il mio, visto che si avvicina Natale. Vado alla cassa, e vedo una coppia che, mentre fa la fila, parla del libro che tengono per mano. Non riesco a leggere la copertina, ma sembra un romanzo giallo. Li vedo sorridenti e coinvolti nel loro dialogo, e sono contento per loro. In fondo vorrei anche io qualcuno con cui condividere un momento simile, sarebbe bello... E invece tiro fuori la carta fedeltà, pago ed esco solo con il mio libro e le mie fantasie...

12 commenti:

  1. John ha fede, anche se non so se sia molto praticante...

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  2. SE GESU BAMBINO NON ESAUDISCE IL DESIDERIO CHE PIù TI STA A CUORE VUOL DIRE CHE LA RELIGIONE è UNA BUFALA.

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    1. John credo che voglia che Gesù Bambino si occupi di chi soffre davvero... lui si arrangia come sempre...

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  3. Non ti devi sempre mettere da parte.tu hai diritto più degli altri a quello che desideri.Non lo sai?PIù CHIEDI POCO ALLA VITA E PIù NON TI DA NULLA.

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  4. Tu soffri più degli altri secondo me e anche la ragazza a cui tu pensi,perchè non riuscite ad unirvi.

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    1. John non sa se lei soffra... Ma John diciamo che non soffre, ma ha un po' di tristezza dentro per non riuscire a trovare qualcuno con cui condividere la sua vita... in amore e passione...

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  5. Troverai qualcuna che ti apprezzerà e ti amerà non ti preoccupare.ci sono tante strade per arrivare a ROMA.TU CERCA DI CAPIRE QUELLA GIUSTA CON TENACIA E PAZIENZA.

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  6. iMPOSTA BENE IL NAVIGATORE SATELLITARE E NON SBAGLIARE MI RACCOMANDO.

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    1. John starà attento... ha imparato da sbagli del passato...

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  7. SBAGLIARE A VOLTE è IMPORTANTE,PERCHè CI FORTIFICA E CI INDICA LA STRADA PER CORREGGERE EVENTUALI ERRORI.

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